Bruno Alicata “boccia” in maniera totale e senza “se e ma” gli interventi dell’Amministrazione comunale in materia di viabilità e gestione del traffico cittadino.
“Fervono i lavori di riqualificazione nell’area di viale Tisia – spiega il commissario provinciale di Forza Italia -. Sono già visibili sul selciato i “segni” che indicano la prossima realizzazione dello spartitraffico centrale. Il progetto iniziale prevederebbe di allocarvi alberelli di arance amare, pressoché inutili e solo decorativi, per le condivise ragioni già evidenziate vanamente dall’Associazione L&C, che aveva proposto, viceversa, di posizionare alberi più adatti e più utili dal punto di vista ambientale. Ma, dalle parti del Comune, orecchie da mercanti sull’argomento”.
Per l’ex senatore di FI i disagi per gli automobilisti siracusani in transito nell’area di via Tisia, hanno superato ogni limite accettabile: “Intanto, seppur comprensibili, sono innumerevoli e quotidiani i disagi per automobilisti e pedoni, soprattutto al crocevia, al momento regolamentato da un semaforo, tra Largo Dicone e via sen. Di Giovanni che diverrà, verosimilmente, a senso unico, con quale razionalizzazione del traffico non è dato sapere, ma è facile da intuire. Per chi, inoltre, impegna Largo Dicone, dovendo transitare verso via dell’Olimpiade, è divenuto problematico affrontare tale elementare manovra a causa dell’ennesimo, insopportabile “sperone”, colorato stavolta di rosso, fonte di inutile pericolo per gli automobilisti che rischiano di finirvi contro o di collidere con i mezzi che transitano in senso opposto, tanto si è ristretta la sede stradale. E non risulta chiara, a tal proposito, la logica recidiva utilizzata dal Governo cittadino o dalle parti dell’Ufficio Mobilità e traffico, se meramente estetica o rivolta ad un illusorio miglioramento della circolazione”.
Bruno Alicata non intravede miglioramenti nella scelte future dell’Amministrazione comunale, quindi attende con “pazienza” la fine del mandato del Sindaco: “Italia & Company, novelli avvelenatori della quotidianità, silenti e sordi dinanzi ad un crescente malcontento che fortunatamente sfocerà tra non molto, un anno o giù di lì, nel giudizio definitivo degli elettori siracusani, per noi già severo e biasimevole”.
Lino Di Tommaso