Trombatore, parole d’addio: “Non credo di allenare ancora”

Orazio Trombatore ai tempi in cui allenava il Rosolini

Trombatore ad un passo dall’addio da allenatore. L’ex tecnico del Rosolini ha lasciato la panchina da poco meno di un anno ma segue sempre con interesse il calcio dilettanti. In particolare, la serie D e l’Eccellenza.

“Seguo il Palazzolo – dice Trombatore – in cui gioca Alessandro Riela, classe 98, un ragazzo di grandi prospettive che ho cresciuto calcisticamente. Riguardo l’Eccellenza, posso dire che è cambiato rispetto al passato. Prima vi erano 4 o 5 squadre in lotta per la promozione con 5 o 6 squadre materasso. Adesso vedo Biancavilla e Sant’Agata su tutte per la promozione, seguite da un gruppetto formazioni di cui fa parte il Rosolini”.

“In basso sono aumentate di tanto le squadre che lottano per la salvezza. L’organico del Rosolini – dice Trombatore – è stato formato negli anni ed ha maturato una notevole esperienza nella categoria. La società è stata intelligente nel riconfermare i giocatori e il tecnico Serafino che ha seguito la squadra già negli ultimi mesi della stagione scorsa. Sono davvero felice per i ragazzi – sottolinea – che stanno raccogliendo tante soddisfazioni. Se vanno avanti così possono veramente staccare il biglietto per i play-off”.

Un pensiero particolare va a Simone Melluzzo. “Mi fa piacere . dice – che sia il capocannoniere del girone B. La società ha fatto bene a tenerselo stretto perchè è un giocatore di categoria superiore”. Orazio Trombatore è ottimista pure sul futuro dell’Avola. “Ha un buon organico – spiega – e un allenatore preparato come Luca De Gregorio che saprà centrare la salvezza diretta”. Orazio Trombatore, almeno per il momento, non sembra intenzionato a rimettersi in gioco. “Mi hanno chiamato – dice – per allenare squadre dilettanti che giovanili, ma ho ritenuto poco convincenti le proposte e lo ho scartate. In ogni caso – conclude – sono troppo assorbito dal mio lavoro e difficilmente tornerò ad allenare”

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