Il Siracusano

Stallo nel Centrodestra senza Mpa non può eleggere Messina alla presidenza del consiglio comunale

Riusciranno Fratelli d’Italia e Forza Italia a convincere gli alleati del Mpa e della lista di Giovanni Cafeo che Ferdinando Messina è l’uomo giusto a presiedere il consiglio comunale di Siracusa?

Senza i quattro consiglieri autonomisti le chances per Messina si riducono al lumicino anche se FdI e FI riuscissero a convincere i tre che fanno riferimento a Giovanni Cafeo-Lega. Infatti il totale dei voti si fermerebbe a tredici, un numero lontano dai 17 necessari per eleggere il futuro presidente del consiglio.

L’altra incognita per il Centrodestra è relativa ai consiglieri di Fuori Sistema di Giancarlo Garozzo. Franco Zappalà, uno dei tre consiglieri, ambisce alla carica di presidente del consiglio. Senza i dieci consiglieri di Fi e FdI Zappalà si potrebbe fermare al massimo a dieci se Mpa e i tre di Cafeo decidessero di appoggiarlo. Si verrebbe così a creare una sorta di stallo capace di paralizzare e rompere la coalizione che ha perso al ballottaggio.

Cosa faranno gli altri? Il partito Democratico avrebbe un suo candidato capace di trovare occhi e orecchie attente nella coalizione che sostiene il sindaco. Si tratta di Massimo Milazzo, un moderato con radici democristiane finora silenzioso sui pronunciamenti ufficiali del suo partito di stare all’opposizione. Il tallone di Achille di Milazzo sono i suoi amici di partito, infatti Zappulla e Greco difficilmente sosterrebbero una sua candidatura con una maggioranza pasticciata che mettesse insieme i consiglieri del sindaco Italia e pezzi del Centrodestra.

Francesco Italia sta a guardare per capire se l’opposizione riuscirà a convergere su una candidatura unitaria oppure se si apriranno gli spazi necessari per inserire le sue truppe ed eleggere un presidente del consiglio “non ostile”.

Queste considerazioni devono tenere conto del fatto che almeno una decina di consiglieri, nella sostanza, non rispondono ai leader ed ai partiti e sono pronti a fare delle scelte differenti da quelle scontate per appartenenza.

Lino Di Tommaso