L’imprenditore ragusano Giovanni Occhipinti, l’ex consigliera comunale di Siracusa Federica Barbagallo e l’attuale presidente dell’IAS l’avolese Patrizia Brundo sono in pole position per fare parte del nuovo consiglio di amministrazione del depuratore consortile di Priolo in qualità di rappresentanti della componente pubblica dei soci.
L’assessore regionale alle Attività produttive Girolamo Turano attende che l’assemblea dei soci si riunisca per ufficializzare le sue scelte. Il giorno utile per riunire i soci e insediare il nuovo consiglio di amministrazione potrebbe essere giovedì 10 dicembre, una settimana dopo si andrebbe all’elezione del Presidente secondo le indicazioni della Regione Siciliana che, da socio di maggioranza del depuratore consortile, indicherebbe come presidente Giovanni Occhipinti. Usare il condizionale in tutta la vicenda è d’obbligo perché in questo lasso di tempo ci potrebbero essere delle sorprese. Infatti non tutti, nell’attuale cda, sarebbero d’accordo per fare insediare, in tempi brevi, il nuovo consiglio di amministrazione. Questa melina o ostruzionismo, per usare metafore calcistiche, riuscirà a bloccare il meccanismo? E per quanto? Inoltre, sarebbe necessario del tempo per verificare se i tre nuovi componenti del cda, quota pubblica, possiedono i requisiti previsti dalla Statuto dell’IAS. L’avolese Patrizia Brundo, attuale presidente uscente del depuratore consortile dovrebbe averli visto che ha presieduto il vecchio cda sebbene la sua nomina sia stata a tempo, cioè propedeutica all’approvazione del bilancio 2019. La siracusana Federica Barbagallo, ex consigliera comunale di Forza Italia, si trova in una situazione al limite perché il suo mandato di consigliera comunale è durato un solo anno e non ha mai ricoperto il ruolo di assessore. Secondo indiscrezioni non dovrebbe avere i requisiti Giovanni Occhipinti, già coordinatore ragusano di Diventerà Bellissima. Nei mesi scorsi l’imprenditore è stato indicato dal presidente Musumeci a presiedere l’IRSAP, dopo esserne stato il commissario. L’incarico di presidente però è saltato per la mancanza dei requisiti previsti dalla legge. E per la presidenza dell’IAS c’è sempre da sciogliere il nodo dei requisiti, cioè avere ricoperto l’incarico di assessore regionale o sindaco di un comune di più di 15 mila abitanti, oppure avere presieduto una società con un fatturato superiore a quello dell’IAS.
La riconferma nel cda dell’IAS di Patrizia Brundo è voluta fortemente dal sindaco di Priolo Pippo Gianni, così come la nomina di Federica Barbagallo ha il supporto dell’onorevole Stefania Prestigiacomo.
Queste tre nomine sono emerse su indicazione di Diventerà Bellissima, Forza Italia e Liste civiche di Centrodestra, e si aggiungono a quelle dei movimenti del Centrodestra (Cantiere Popolare, Lega e Autonomisti dell’assessore Armao) che avevano avuto i loro rappresentanti nell’Istituto Autonomo Case Popolari. Restano fuori dal sottogoverno Fratelli d’Italia e Udc mentre gli Autonomisti vicini a Raffaele Lombardo qualcosa l’hanno ottenuta nel settore sanitario.
Lino Di Tommaso