Gli investigatori della Squadra Mobile aretusea, nel corso dei servizi di contrasto alla diffusione di armi e materie esplodenti, ed a seguito di indagini di polizia giudiziaria, hanno effettuato una perquisizione in un appartamento di via Algeri.
Il proprietario dell’immobile, identificato per Mario Mazzara , di 63 anni, era già conosciuto agli agenti perché in passato era stato sorpreso a detenere illecitamente degli esplosivi, ed in particolare materiale pirotecnico di genere vietato. Grazie anche al “fiuto” del cane poliziotto “Ultimo”, i Poliziotti riuscivano a trovare in alcuni ambienti della casa 2 fucili, di cui uno a canne mozze con i congegni di scatto e carica funzionanti e numeroso munizionamento (circa 120 cartucce di vario calibro per pistola). Mazzara, inoltre, deteneva materiale pirotecnico che, seppur di libera vendita, era in quantità superiore a quello per cui viene consentita la detenzione senza la preventiva denuncia all’Autorità competente.
Gli investigatori, nella considerazione di quanto sequestrato, ovvero un’arma a canne mozze, alterata in modo da aumentarne l’insidiosità per la facilità di occultamento e per i trascorsi penali dell’uomo, lo traeva in arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, lo poneva ai domiciliari.
Sempre nel capoluogo, gli agenti della Squadra Mobile, da tempo impegnati in operazioni di contrasto alla vendita ed al consumo di droga nelle piazze dello spaccio aretuseo, nel corso di predisposti servizi di osservazione notavano, osservando strani movimenti che si verificavano nel cortile di un complesso abitativo sito in Via Italia 103, che due individui stavano effettuando una compravendita di sostanze stupefacenti sotto i loro occhi. Bloccato prontamente l’acquirente, mentre si allontanava dal luogo dello spaccio, lo trovavano in possesso di alcune dosi di marijuana. Immediatamente, gli uomini diretti dal dott. Presti, facevano scattare un blitz, al quale partecipa anche personale dei Cinofili della Questura di Catania e del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale, che permetteva di bloccare i due pusher, rinvenendo, anche grazie al fiuto del cane “App” 2 grammi di cocaina, 2,5 grammi di marijuana e 5 grammi di hascisc, oltre a circa 140 euro, indosso ad uno dei pusher, frutto dell’attività di spaccio. Gli Agenti, ultimate le formalità di rito, hanno denunciato due giovani per possesso si fini dello spaccio di droga: C.P. classe 1997 e B.S., classe 1990.
E infine, gli agenti della Squadra Mobile, su delega della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo di un immobile, sito in Piazza San Metodio, abusivamente occupato da soggetti che, come testimoniato dalle indagini svolte dagli investigatori della Polizia di Stato negli ultimi mesi, l’avevano adibito a centrale dello spaccio.
L’abitazione sequestrata era stata oggetto di numerosi interventi della Polizia nei mesi scorsi. In ogni occasione i poliziotti erano riusciti a recuperare lo stupefacente solo grazie al loro acume investigativo perché il sito era ben protetto e vigilato da un sofisticato sistema di telecamere di videosorveglianza. L’apparato permetteva loro di anticipare e prevenire l’intervento della Polizia. Sono stati eseguiti in quel sito, come noto, numerose operazioni che hanno portato arresti in flagranza e denunce, oltre a ingenti sequestri di droga, nell’arco di appena 5 mesi. I poliziotti hanno rimosso e sequestrato diverse telecamere e monitor che componevano il sistema di videosorveglianza che presidiava l’attività di spaccio, rimuovendo anche le difese passive dell’abitazione, come i cancelli in ferro apposti alla porta di ingresso e le grate dalle finestre.
L’abitazione è stata affidata, infine, all’Ente proprietario, ovvero al Comune di Siracusa, “liberando” così anche tutte le persone residenti costrette a subire l’attività di spaccio e una palese invasione della loro sfera privata, violata dai sistemi di videosorveglianza e dalle vedette che collaboravano con gli spacciatori.