Siracusa, sognare sulle “ali” della qualità

Si torna al vecchio sistema e la squadra ne risente, in maniera positiva. Sarebbe stato un sacrilegio regalare un punto alla Casertana. Appare ormai evidente che il 4-2-3-1 sia il modulo più appropriato e congeniale alle caratteristiche degli uomini a disposizione del tecnico.

Per questo nelle partite  con Reggina e Akragas molti, fra addetti ai lavori e  semplici tifosi, si erano interrogati sulle scelte tecniche operate. Sia con gli amaranto, sia nel derby dell’ Esseneto si era vista in campo una squadra più propensa a neutralizzare le fonti del gioco avversario che a proporre il proprio. E infatti è arrivato un solo punto, dopo la striscia positiva di cinque vittorie.

Con il ritorno all'”usato sicuro” è stato un Siracusa aggressivo, propositivo e capace di divertire, divertendosi. La qualità tecnica degli esterni d’attacco permette
sempre di creare situazioni di pericolo sia in fase di impostazione, a maggiore ragione in fase di ripartenza. Poche squadre nel girone possono vantare le giocate geniali di elementi come De Silvestro e Valente o le progressioni prorompenti come quelle di Azzi. I campi asciutti, abbinati ad una condizione fisica sinora eccellente, potranno rappresentare un’arma in più in questo rush finale di stagione e in prospettiva playoff.

Con l’obiettivo di inizio stagione già abbondantemente raggiunto e con la mente serena, quello che i tifosi chiedono, consapevoli anche dei limiti, è di provare ad arrivare il più in alto possibile nella griglia degli spareggi. Poi subentreranno altre dinamiche, ma sognare è lecito.