“Scalare la classifica e prendere la posizione migliore nei play off”. Il direttore sportivo del Siracusa, Antonello Laneri, artefice di questa squadra capace di stupire tutti grazie ad un sesto posto arrivato dopo una rimonta partita dalla penultima posizione in classifica, crede in un ulteriore passo in avanti. “Siamo ad un punto dalla quinta – spiega Antonello Laneri al siracusano.com – ma se continuiamo così possiamo puntare a raggiungere squadre come Matera e Juve Stabia”
Cosa la stupisce di questa squadra?
L’aspetto fondamentale è che c’è un gruppo solidissimo e tutti fanno la loro parte. Prendiamo ad esempio la partita contro l’Andria: Catania, il nostro bomber, non ha giocato per un problema fisico, al punto che non è nemmeno partito, Scardina ed Azzi erano in panchina. Eppure, abbiamo giocato una grande partita. Questa è la forza del Siracusa.
Cosa ha da dire a chi ha criticato questa squadra nei mesi più difficili?
Non ho da dire nulla, sono abituato. Del resto, a Siracusa ho vissuto situazioni analoghe 5 anni fa. Rispetto le critiche che, se costruttive, sono pure utili alla causa. Avevamo sempre detto che saremmo intervenuti sul mercato e così è stato: abbiamo preso dei nuovi giocatori e lasciato andare chi, invece, non aveva molto spazio. Una cosa importante nella gestione di una squadra è, comunque, di portare fino alla fine le decisioni prese.
Il Siracusa è il club di Lega Pro che per allestire la rosa ha speso meno di tutti, dietro solo all’Akragas. Un aspetto che la rende fiero?
Certo, siamo orgogliosi di questo. Il nostro budget è stato speso su giocatori che devono farsi strada, insomma abbiamo ottimizzato le nostre risorse con risultati soddisfacenti. E ribadisco che non mi sono mai lamentato del budget, quello che conta sono gli uomini: solo loro a fare la differenza
Quale è il suo futuro e quello dell’allenatore ?
Il presidente, a breve, prenderà delle decisioni in merito ai programmi futuri del club. Non c’è dubbio che su questo aspetto è la società che indica la strada. Io sono legato a Siracusa, Sottil non ne parliamo. Bisogna adesso programmare per il prossimo anno.