Il Siracusano

Siracusa, l’umore dei tifosi azzurri

Sono volate via ben undici giornate di campionato e il Siracusa continua a stazionare nella zona bassa della classifica. Contro l’Andria è arrivato un modesto pareggio casalingo e con esso è maturata l’ennesima delusione dei tifosi azzurri che speravano di festeggiare la seconda vittoria stagionale. Che sarebbe pure arrivata, se non fossero state divorate otto palle-gol nel corso del match oppure senza lo svarione difensivo che ha fruttato l’1-1 ai pugliesi nel momento migliore degli azzurri.

Sta di fatto che la squadra di Andrea Sottil è scivolata al penultimo posto con appena otto punti all’attivo e una parte di tifoseria ha intonato i primi fischi, spazientita dagli scarsi risultati conseguiti dagli azzurri. Nonostante un apprezzabile gioco di squadra che produce un buon numero di occasioni da rete, il Siracusa stenta a mettere dentro la palla e appare evidente a tutti che sia questo il motivo principale del mancato decollo in classifica. Tant’è che in quasi 1000 minuti di gioco ha messo a segno soltanto 8 reti, così da essere una delle formazioni più anemiche del girone B di Lega Pro. E la difesa non può certo considerarsi ermetica. Nonostante vanti uno dei portieri più in forma della categoria ha incassato16 gol, molti dei quali frutto di incertezze individuali e non determinati dalla bravura degli avversari.

 

MAURIZIO RIZZARI

“Il pareggio sta stretto al Siracusa che ha giocato un buon match e confezionato otto nitide occasioni da rete nell’arco dell’incontro con l’Andria. Purtroppo anche domenica scorsa è emerso il solito problema dell’attacco azzurro che non riesce a fare gol, tant’è che l’unica marcatura è arrivata su rigore. Sono dell’idea che occorre ingaggiare subito un attaccante di categoria, visto che De Respinis, Talamo e Scardina in undici gare non sono riusciti a fare un solo gol. Delle otto reti realizzate dagli azzurri, la metà portano la firma di Catania che non è certo una prima punta, pertanto è indispensabile correre ai ripari. Occorre pure un difensore esperto se si vuole centrare la salvezza. Per il resto, massima fiducia al tecnico che dimostra di sapere il suo mestiere. Complimenti al portiere Santurro che dimostra di essere veramente bravo, un punto di riferimento della squadra azzurra”.

 

 ANTONIO CARBONE

“Ho visto un ottimo Siracusa domenica scorsa, capace di gestire palla a lungo e mettere in difficoltà l’Andria. Gli azzurri hanno prodotto numerose occasioni da rete, ma alla fine l’unico gol è arrivato dagli undici metri. Ancora una volta è mancato il tocco finale che avrebbe premiato la squadra di mister Sottil. La verità è che negli ultimi venti metri non si riesce ad essere incisivi e si sprecano troppe occasioni da rete. C’è una evidenza carenza in attacco, dove manca un centravanti di riferimento in grado di mettere dentro la palla, anche con una giocata individuale. Ma sarebbe opportuno puntellare pure la difesa che nonostante sia migliorata commette sempre qualche ingenuità”.

  

ANTONIO MORTELLARO

“Il mister ce la sta mettendo tutta, ma lo vedo un po’ confuso. Sta cercando in tutti i modi di trovare l’assetto tattico giusto da dare alla sua squadra, ma coi giocatori che ha a sua disposizione trova chiare difficoltà. La situazione di classifica si è fatta molto delicata e credo che la società debba intervenire con acquisti mirati. Secondo me dovrebbero essere ingaggiati due bravi centrocampisti che dettano i tempi e un attaccante di categoria che sappia mettere dentro la palla, anche con soluzioni personali. Ne abbiamo tre in organico che ancora non hanno fatto nemmeno un gol. Di questo passo la vedo veramente male. Anche la difesa commette degli errori, a volte pure banali, e non applica in maniera

 

LUIGI LOPEZ

La squadra si ritrova al penultimo posto, ma ritengo ingiustamente. Per quanto prodotto in campo e considerato l’alto numero di occasioni da rete create sia contro l’Andria che in altre gare, il Siracusa dovrebbe contare almeno quattro punti in più in classifica. La sterilità dell’attacco è il dato più allarmante della squadra azzurra: 8 gol in undici gare sono davvero pochi. Mi auguro, quindi, che nel mercato di riparazione si individui un attaccante che sappia finalizzare. L’ideale sarebbe ingaggiare un giocatore per reparto, così da rendere l’organico più competitivo, ma capisco che non sarà facile trovare gli uomini giusti senza ricorrere a spese eccessive. In ogni caso, occorre restare vicino alla società e incitare ognuno di questi ragazzi che in campo non tirano certo indietro il piede. Anche il mister merita il sostegno di tutti, sta lavorando con grande passione e applicazione e non è certo colpa sua se le non vanno per il verso giusto. La verità è che tutti vogliamo un Siracusa più forte, ma allo stadio si contano poche persone: è una contraddizione. Domenica il match è stato seguito da appena duemila spettatori, mentre dovremmo essere almeno quattromila sugli spalti, in modo da dare il giusto sostegno alla squadra e contribuire allo sforzo finanziario che sta producendo il presidente Cutrufo. Il dirigente, non bisogna dimenticare, sta facendo tanti sacrifici per mantenere il Siracusa in Lega Pro, un palcoscenico sportivo che dà lustro alla nostra città. Lasciamo quindi lavorare la società in pace.