Il Siracusa non decolla. Dopo l’eliminazione al primo turno di Coppa Italia, sconfitta ad Agrigento (3-0) e pareggio casalingo (1-1) con il Catania, ha steccato i primi due appuntamenti nel campionato di Lega Pro, perdendo a Messina (3-1) e al De Simone (2-1) con il Foggia. In quattro gare incassate 9 reti e realizzate 3, due delle quali su rigore. Numeri che non fanno stare tranquilli i dirigenti azzurri e lo stesso Andrea Sottil, consapevole che la sua squadra non gira per come auspicava.
Contro l’undici di Giovanni Stroppa è emersa la poca incisività in fase di attacco degli azzurri, tant’è che l’unica vera occasione è quella creata nel finale del match con una magistrale giocata di Valente e incredibilmente sprecata da Cassini. Da quell’errore è poi nato il fulmineo contropiede foggiano che ha permesso a Padovan di firmare il 2-0. A centrocampo è emersa ancora una volta la grande generosità di Baiocco e Giordano, i quali non avendo adeguata copertura sulle fasce sono stati costretti, loro malgrado, a spaziare a tutto campo e questo ha ridotto la loro lucidità in fase di impostazione. Si è capito, insomma, che il modulo adottato il 4-2-3-1, che tanti bei frutti ha portato in passato,non sembra adatto agli attuali obiettivi che rincorre la squadra azzurra e che sarebbe opportuno adeguarsi ad un schema quale il classico 4-4-2, che darebbe maggiore copertura nella zona nevralgica del campo e comporterebbe possibili benefici pure al reparto arretrato, dove la coppia centrale sta evidenziando le maggiori difficoltà.
Le pagelle:
Santurro 6: nessuna colpa sui due gol, mentre si è fatto trovare pronto nel finale con una provvidenziale uscita sui piedi di Letizia lanciato tutto solo in gol.
Brumat 6: Grande impegno e tanta generosità, ma ha dovuto faticare non poco per arginare le continue penetrazioni di Chiricò, anche per la mancanza di un sistematico raddoppio di un compagno.
Dentice 6: stesso impegno del compagno di reparto. L’esterno di sinistra ha dovuto vedersela con il funambolico Sarno che, peraltro, godeva del conforto delle continue sovrapposizioni del forte difensore Angelo
Diakitè 5 : ha evidenziato un timore eccesivo nell’azione di Mazzeo che ha innescato Chiricò per la realizzazione del primo gol foggiano. Incerto al pari di Turati nell’azione del raddoppio degli ospiti.
Turati 5.5: un po’ macchinoso e in evidente ritardo di condizione atletica.
Baiocco 6: tantissima generosità in campo, come sempre. Nonostante un problema muscolare ha giocato l’intero incontro e dato coraggio alla squadra.
Giordano 6,5: ha lottato strenuamente e catturato numerosi palloni. Un’enorme dispendio di energie che ha inevitabilmente ridotto il suo contributo nelle azioni di attacco.
Longoni 5: molto spesso fuori dal vivo del gioco e poco incisivo sul piano di attacco, evanescente nell’azione difensiva.
Catania 5: si è visto veramente poco. Non è ancora il giocatore intraprendente dello scorso anno. Da rivedere.
Valente 7: il migliore in assoluto degli azzurri. Si è prodigato costantemente nella sua fascia e creato serie difficoltà alla difesa del Foggia. Splendido il suo assist in area per Cassini che poteva fruttare il pareggio.
De Respinis e Scardina 5.5: Tanto impegno ma nessuna conclusione in porta all’attivo dei due attaccanti.
Cassini 5,5: ha avuto sulla testa la palla-gol e l’ha sciupata.
De Vita: non giudicabile.