
Nella serata dello scorso 7 febbraio 2022, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare con la quale il G.I.P. del Tribunale di Siracusa, su richiesta della Procura della Repubblica che coordina le indagini, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un trentenne siracusano ritenuto responsabile dei delitti di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di arma, minacce aggravate dall’uso dell’arma e danneggiamento aggravato.
L’indagine ha ad oggetto i fatti consumatisi nella notte del 21 ottobre 2021 quando, alle 4:30 circa,le forze dell’ordine sono intervenuti in un condominio del quartiere “Bronx” a seguito di segnalazione di esplosione di colpi d’arma da fuoco.
Giunti prontamente sul posto, i poliziotti hanno trovato alcuni bossoli e delle cartucce, e sono stati riscontrati segni assolutamente compatibili con degli spari sia sulla finestra dello stabile, posta fra l’ingresso ed il primo piano, sia sul portone.
Dalle attività esperite emerse che all’interno dell’abitazione teatro dell’evento delittuoso,dove stavano trascorrendo la serata convivialmente il proprietario di casa e due amici suoi ospiti, arrivò una coppia di “amici”, un uomo e una donna. Nel bel mezzo della conversazione, però, è nato tra i presenti un alterco seguito da minacce effettuate anche con l’uso dell’arma, ad opera della coppia di amici che, quindi, venne messe alla porta. Tuttavia, l’uomo, per vendetta, prima di lasciare il luogo dell’evento delittuoso esplose dei colpi verso lo stabile, miracolosamente senza colpire alcuno, per poi darsi alla fuga unitamente alla sua amica.
Le indagini hanno consentito di rintracciare, nella medesima mattinata del 21 ottobre 2021, la donna presso l’abitazione di un altro amico dove, a seguito di perquisizione fu rinvenuta l’arma utilizzata per l’aggressione armata in danno dei tre amici del “Bronx”. Pertanto i due furono tratti in arresto.
Successivamente, le complesse ed articolate attività investigative, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di acquisire gravi indizi a carico dell’uomo che effettivamente aveva esploso i colpi di pistola all’indirizzo dello stabile in commento. Ma il dato più sconcertante della vicenda è emerso dagli accertamenti eseguiti sulla pistola utilizzata. Ebbene, si trattava proprio di una un’arma in dotazione ad un appartenente alle Forze dell’ordine. Circostanza su cui proseguono le indagini vista la necessità di capire come l’uomo sia entrato in possesso di quell’arma.
Pertanto, tutte le risultanze probatorie sono state compendiate e depositate determinando il pubblico ministero procedente a richiedere ed ottenere il provvedimento cautelare nei confronti dell’uomo, eseguito dai poliziotti della Squadra Mobile.