Tempo di riflessioni per Antonello Laneri che entro pochi giorni dovrà decidere il suo destino. Se continuare con il Siracusa oppure cercarsi una nuova avventura. L’arrivo di Pino Iodice in società cambierà sicuramente gli equilibri interni del club: il neo direttore generale, con un’esperienza quasi trentennale, è una figura che avrà un certo peso, spetterà a lui, insieme alla proprietà naturalmente, far quadrare i conti. Insomma, occorrerà anche il suo consenso per le operazioni di mercato o di altro tipo. Ma non è il calcio mercato il suo regno, qui a comandare è Antonello Laneri, l’architetto di una squadra, costata meno di tutti in Lega Pro, dietro solo all’Akragas salvatasi ai playout.
Nella stagione appena trascorsa, a parte la breve parentesi del dg Massimo Bandiera, sfilatosi dopo pochi mesi ed ora alla Reggina, è stato Antonello Laneri il braccio operativo della società. Un contesto molto familiare all’uomo di Leonforte ma lo sbarco di Iodice, reduce dall’esperienza a Matera con Gaetano Auteri, modificherebbe il suo campo di manovra. In teoria, le due figure sono compatibili: da una parte il contabile, l’organizzatore societario, dall’altro il costruttore di squadre anche se Laneri ha mostrato anche una certa dimestichezza con ruoli di coordinamento societario. Questo, insieme ad altri, il nodo ma il ds azzurro, dalla sua ha anche diverse richieste perché il suo lavoro non è passato di certo inosservato, specie a quei presidenti che desiderano spendere poco e vincere. Molto, comunque, dipenderà dal presidente, Gaetano Cutrufo, e dalla sua volontà di trattenere Laneri a Siracusa.