Siracusa, c’è un mal di trasferta. Adesso serve una svolta

Il tecnico del Siracusa Paolo Bianco (foto siracusacalciosrl)
Il Siracusa si lecca le ferite dopo la sconfitta nel derby di Catania. La prova contro gli etnei non è stata all’altezza delle aspettative di dirigenze e tifosi. Squadra troppo contratta e rinunciataria.

Il Siracusa tornerà domani al lavoro in vista dell’impegno di domenica con la Casertana. Squadra in fase calante per quanto riguarda il rendimento esterno. Dopo l’ottima girone di andata, con il record di successi lontano dal De Simone, gli azzurri stanno stentando.

Spinelli e compagni non vincono in trasferta dallo scorso mese di dicembre. Poi sono arrivate due punti con Leonzio e Cosenza e tre sconfitte. Ciò che preoccupa è la fase di possesso palla.

Anche a Catania, nell’ultimo incontro, la squadra ha svolto in maniera egregia la fase difensiva, ma non ha mai graffiato quando era in possesso della sfera. Il non gioco del Catania, fatto di soluzioni individuali, alla fine ha avuto la meglio della paura degli azzurri. Una sconfitta che è arrivata più per demeriti del Siracusa, che per meriti della squadra di Lucarelli.

Adesso serve una svolta. Delle nove partite restanti, il Siracusa ne giocherà cinque in trasferta. Il tecnico dovrà recuperare elementi importanti come Turati, rivitalizzare Mangiacasale, Marotta e Calil, e credere maggiormente nella qualità di Mancino. La rosa è ampia e offre garanzie. C’è da riprendersi il quarto posto,  perchè nei play-off il Siracusa potrebbe rappresentare la mina vagante.