
A quindici giorni dalla presentazione delle candidature a sindaco ed a consigliere comunale i partiti ed i movimenti civici sono impegnati nella definizione delle liste. Non si tratta di un compito facile perché quattro anni senza consiglio comunale hanno fatto perdere punti di riferimento certi. Dato l’elevato numero di liste, almeno questa è la previsione, si tenta di inserire molti nomi considerati pesanti, cioè da almeno duecento/trecento preferenze, per controbilanciare i tanti riempitivi cioè candidati da qualche decina di voti. L’obiettivo è quello di superare lo sbarramento del cinque per cento dei votanti, un traguardo che poche liste hanno già in tasca.
Non si prevedono più stravolgimenti importanti ma qualche aggiustamento potrebbe verificarsi, vale a dire che qualche candidato a sindaco perda una lista e qualcun altro la concretizzi all’ultimo momento.
Sono dieci i candidati a sindaco sulla griglia di partenza delle comunali siracusane del 28/29 maggio. Ferdinando Messina per il Centrodestra unito più alcune liste civiche, si muove sulla stessa area, seppure con connotazioni prettamente civiche, Edy Bandiera fino a qualche settimana fa esponente di punta di Forza Italia ed ora appoggiato da tre liste civiche. Al centro degli schieramenti troviamo il sindaco uscente Francesco Italia a capo di una coalizione di tre/quattro liste civiche anche se è bene ricordare che Italia è un dirigente nazionale di Azione; nella stessa area c’è l’ex sindaco Giancarlo Garozzo alla testa di tre/quattro liste civiche e anche in questo caso c’è da ricordare che Garozzo è un esponente di primo piano di Italia Viva. La coalizione progressista che comprende il Pd, i Cinque stelle, Libertà e Condivisione con la sinistra unita, è capitanata da Renata Giunta, un volto e un nome nuovo che si muove al di fuori dei partiti e dei movimenti tradizionali.
Da questi cinque i nomi dovrebbero uscire i due che si affronteranno al ballottaggio. Questo ragionamento tiene conto che si parla di cinque coalizioni ben strutturate anche se non dobbiamo dimenticare che esiste il voto disgiunto che nelle due ultime elezioni a sindaco ha favorito prima Garozzo e poi Italia penalizzando il Centrodestra. Quanto peserà questa incognita? Difficile prevedere quanto inciderà sulla designazione di coloro che approderanno al ballottaggio.
Gli altri cinque candidati non favoriti dai pronostici, pare che non abbiano alcuna intenzione di demordere, si augurano che le loro liste possano superare lo sbarramento in maniera da poter dire la loro al ballottaggio grazie agli apparentamenti. Si tratta di cinque civici “puri”: Roberto Trigilio per la lista di Cateno De Luca, Michele Mangiafico, Joe Bianca, Elino Attardi e Aziz.
Lino Di Tommaso