Scuola e disabilità,cosa faccio di mio figlio se l’insegnante non c’è?

Oggi si parla molto di inclusione, ma bisogna innanzitutto chiedersi se la realtà quotidiana sia veramente inclusiva. la società in cui viviamo è in grado di rispondere in maniera efficace alle esigenze delle persone con disabilità?
Riceviamo l’ennesimo sfogo di una madre, esasperata perchè il figlio è costretto a restare a casa ognivolta che non è presente l’insegnante di sostegno. Succede ancora alle nostre latitudini, e, a quanto pare, come se nulla fosse, perchè tanto i problemi degli altri non ci toccano. La misura ormai è colma e serve un cambiamento di tendenza che deve partire in primis dalle istituzioni che non possono trincerarsi sempre dietro il classico “burocratese” che non porta mai a risultati efficaci. Le famiglie con persone disabili sono stanche e meritano rispetto, ma soprtattutto meritano i “servizi” .

“Quando si parla di disabilità è una gara, non di solidarietà ma a chi c’è l’ha più grosso, l’Ego ovviamente! – scrive una mamma – assistiamo ad eventi quali convegni, conferenze, incontri tra “personaggi” che si pavoneggiano osannando bontà ed interesse. Ma alla resa dei conti come si suol dire “u fuocu brucia unni cari”. La scuola ovviamente non assume un atteggiamento diverso, dovrebbe essere la prima ad attivarsi per l’inclusione ed invece che continua a fare? Quando l’insegnante di sostegno manca il bambino con disabilità deve restare a casa! Ed il diritto allo studio e all’inclusione vanno a farsi benedire…”

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