Il Siracusano

Sarà Ferdinando Messina di Forza Italia il candidato a sindaco di Siracusa per il Centrodestra

Il tavolo regionale del Centrodestra ha confermato oggi le scelte già fatte sui candidati sindaci g per i tre capoluoghi, Siracusa, Ragusa e Trapani, ed ha rinviato a mercoledì ogni decisione su Catania.

Sarà Forza Italia a decidere il candidato a sindaco di Siracusa, il deputato regionale azzurro Riccardo Gennuso ha già scelto Ferdinando Messina, già presidente del consiglio comunale aretuseo, quindi sarebbe fuori dai giochi l’ex assessore regionale Edy Bandiera. Adesso spetterà a Ferdinando Messina convincere gli alleati più riottosi, anche se i giochi appaiono già fatti. Fratelli d’Italia, la parte del Mpa legata al deputato regionale Giuseppe Carta, la Nuova Dc di Gianmarco Lo Curzio e qualche pezzo della Lega non dovrebbero avere dubbi o esitazioni. Il discorso si fa più complicato per i quattro ex deputati ribelli. Bandiera alla fine dovrà capitolare altrimenti si troverebbe fuori da FI: anche Giovanni Cafeo, fresco della nomina nella segreteria dell’assessore Turano, dovrebbe seguirlo nell’appoggiare Messina. Vincenzo Vinciullo chiederà qualcosa in cambio per schierare le sue due liste con il Centrodestra, ma alla fine dovrebbe anche lui capitolare. La posizione di Mario Bonomo è invece differente perché sono giorni che parla di un accordo con l’insieme di liste civiche capitanate dall’ex sindaco Giancarlo Garozzo e che ha individuato nell’ex consigliere Alfredo Foti il candidato a sindaco, protempore. In sostanza Foti è pronto a fare un passo indietro per allargare la base di questa coalizione che però potrebbe anche sfaldarsi. Insomma i giochi sono aperti anche se sembrano sempre più lontane le sirene lanciate da qualcuno perché si formi una invincibile armata che inglobi il centrosinistra, le civiche e persino pezzi di centrodestra per battere il sindaco uscente Francesco Italia.

Il Centrosinistra, nel suo complesso, sta facendo quadrato attorno alla candidata prescelta Renata Giunta anche nel caso qualche pezzo del Pd fosse attratto dalla coalizione civica.

Lino Di Tommaso