Il Siracusano

Il ritorno del consiglio comunale di Siracusa una priorità politica per Lealtà e Condivisione

“Fare chiarezza sui fatti e porre fine alle fantasiose ricostruzioni sulla rottura con il sindaco Italia”. E’ stato questo leit motiv della conferenza stampa del presidente dell’associazione Lealtà e Condivisione Giovanni Randazzo e dei due ex-assessori Rita Gentile e Carlo Gradenigo.

Per il futuro Randazzo si augura che continui la fattiva collaborazione fra i due ex assessori e l’amministrazione comunale. “Il rammarico per la rottura è forte, ci auguriamo che Rita Gentile e Carlo Gradenigo possano dare una mano ai loro successori per portare a compimento quanto hanno iniziato – ha spiegato Randazzo -. Da parte nostra continueremo a lavorare per una coalizione di centrosinistra quanta più ampia possibile che veda la partecipazione anche del Sindaco Italia e delle forze che lo sostengono”.

Randazzo anticipa anche una delle battaglie politiche da fare prestissimo: “La città, ma direi la stessa amministrazione, ha necessità che ci sia la revoca del provvedimento che scioglieva il consiglio comunale perché è necessario che si ristabilisca la normale dialettica democratica. Per questo lanciamo un appello a tutte le forze politiche, sindacali e sociali. Andremo avanti anche da soli ma se c’è il coinvolgimento di tutti avremo più chances che la Regione ed il suo presidente tornino sui loro passi”.

L’ex assessora Gentile ha parlato di scelta sofferta a causa di certi processi amministrativi avviati e in fase di realizzazione, mentre Gradenigo si è soffermato su quanto sia in fase realizzativa nelle sue ex rubriche assessoriali. Entrambi potevano restare a titolo personale in giunta ma hanno preferito lasciare dopo che il Sindaco Italia aveva ufficializzato loro che il movimento Lealtà e Condivisione non faceva più parte della maggioranza.

“Sembrava, dopo un’articolata e complessa trattativa con il Sindaco, di avere trovato un equilibrio, quando una mia intervista è stata interpretata come la volontà di cercare altre candidature alternative a quelle di Francesco Italia – ha spiegato l’avvocato Randazzo -. Non era così nella misura che noi siamo stati sempre fedeli al Patto stipulato e ci auguravamo che proseguisse la collaborazione. Invece il Sindaco mi ha comunicato che eravamo fuori dalla maggioranza che lo sosteneva”.

Un particolare di non poco conto è che il Sindaco nella sua conferenza stampa ha parlato solo di “Giunta civica” mentre Randazzo ha definito il campo politico di appartenenza sempre di “Centrosinistra”.

Lino Di Tommaso