Le elezioni Regionali hanno messo in crisi il Partito Democratico di Siracusa. La “pace” interna siglata poco meno di un mese fa, è durata lo spazio di un mattino, così sono riprese alla grande le lotte intestine fra le correnti per avere il governo del partito e la possibilità di varare una lista per le Regionali “amica”.
Ad infuocare, come se ce ne fosse bisogno, il clima già rovente è stata la mossa del segretario del circolo di Melilli Salvo Sbona che ha aperto al Sindaco del Comune Peppe Carta, già esponente di spicco di Forza Italia. L’adesione al PD da parte di Carta sarebbe propedeutica ad un suo inserimento nella lista per le Regionali. Apriti cielo, è successo il finimondo. La componente maggioritaria di Area dem, che fa capo al trio Pupillo-Giuga-Firenze e sostenitrice della candidatura di Gaetano Cutrufo alle Regionali, ha visto nella mossa di Sbona come il tentativo di Bruno Marziano, leader provinciale degli orlandiani, di creare un concorrente forte da opporre a Cutrufo alle Regionali. Quest’ultimo sembra abbia persino minacciato i suoi di non candidarsi più.
Bruno Marziano ha respinto questa lettura dei fatti con un comunicato accorato. “Mi si attribuisce velatamente o esplicitamente la titolarità del percorso di ingresso nel PD del sindaco di Melilli Carta – ha scritto Marziano -. Ho conosciuto personalmente il sindaco Carta appena qualche giorno fa nel corso di un incontro cordiale che mi è stato chiesto. Anche la nomina nella sua giunta di Flora Incontro esponente dell’area Orlando, di cui faccio parte, è il frutto di un percorso politico di interlocuzione col sindaco Carta avviato esclusivamente ed unitariamente dal circolo del PD di Melilli che ha visto prima nella precedente amministrazione l’ingresso del PD di Melilli nella maggioranza e in queste elezioni amministrative il sostegno esplicito del PD alla candidatura di Carta attraverso la presenza di una sua esponente nella lista. Peraltro il segretario del circolo del PD di Melilli non è esponente dell’area Orlando ma espressione di quella che era la minoranza interna. La presenza di Flora Incontro nella giunta e quindi il risultato di un accordo politico stipulato fra il candidato sindaco e l’intero partito democratico di Melilli aldilà delle appartenenze di area. Il problema del possibile ingresso del sindaco Carta nel PD – ha concluso Marziano – è dunque materia, come giusto che sia, di decisione degli organismi dirigenti che a partire dalla valutazione del circolo territoriale, e dovrà essere sottoposta agli organismi dirigenti provinciali del partito”.
Ripercorrendo brevemente gli avvenimenti che hanno provocato questo parapiglia, si potrebbe dire che il sasso in grado di provocare la valanga è stato lanciato da quella parte di Area dem che fa capo a Sofia Amoddio e Marika Cirone Di Marco quando ha sottoscritto un documento che ha bocciato la candidatura alle primarie di coalizione di Caterina Chinnici. La conseguenza immediata sono state le dimissioni da segretario provinciale di Salvo Adorno, di seguito c’è stato il marasma con un PD decapitato al vertice e le correnti intente a lottare fra di loro per la poltrona di segretario.
Chi si opporrà all’ingresso di Carta nel PD se il Sindaco di Melilli decidesse di aderire? Sarà l’Area dem che sostiene Cutrufo? Salterà anche la candidatura del Sindaco di Carlentini Stefio che ha aderito al PD un anno fa per correre alle Regionali d’autunno?
Nell’assemblea provinciale del PD, che dovrebbe eleggere il segretario e quindi dare il via libera alle candidature, i numeri sono risicati per ogni tipo di schieramento tranne per Area dem se questi ultimi ritrovasse unità. Altrimenti avranno un peso importante anche i voti di Base riformista del duo Gentile-Amenta, degli orlandiani di Marziano e della Sinistra del duo Monterosso-Romano.
Lino Di Tommaso