Il Siracusano

Ricambio generazionale o localismo, la politica siracusana si interroga su Floridia e Augusta

Ricambio generazionale nella politica siracusana oppure una semplice prevalenza dei candidati civici su quelli dei partiti? L’interrogativo nasce dalla recente vittoria dei due candidati civici e slegati, almeno ufficialmente, dai partiti tradizionali a Floridia e Augusta. Siamo ancora lontani, due anni o poco più, dalla scorpacciata elettorale che vedrà i siracusani chiamati alle urne, nell’ordine per le elezioni Regionali (ottobre del 2022), Nazionali (febbraio del 2023) e del capoluogo (giugno del 2023), ma i segnali provenienti da Floridia e Augusta sono diventati spunto di riflessione per il mondo della politica locale. Intanto perché due anni possono essere un tempo brevissimo in politica per preparare delle candidature, e poi perché occorre tenere conto che il numero degli eletti, sia alle Regionali che alle Nazionali, è diminuito drasticamente passando da 7 a 5 per le Regionali e non più di due-tre alle nazionali. Allora le scelte sulle alleanze fatte oggi dai partiti e dai candidati diventano fondamentali per domani.

Ricambio generazionale. L’elezione del giovanissimo neo Sindaco di Floridia Marco Carianni e la giovanile età di Giuseppe Di Mare di Augusta sommate alla vicinanza del primo al deputato regionale Giovanni Cafeo e ai sindaci di Avola, Luca Cannata e di Siracusa Francesco Italia del secondo, lascerebbe pensare che i giovani leoni della politica siracusana, nel giro dei prossimi due anni, vogliano fare piazza pulita della vecchia classe dirigente che ha governato la nostra provincia nell’ultimo ventennio. Un ricambio generazionale che però andrebbe al di là degli schemi classici della politica Centrodestra-Centrosinistra-Cinque stelle. Un’ipotesi che lascia perplessi alcuni politici di rango come l’ex sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo che le definisce laconicamente: “Fantapolitica”.

Dall’altra parte c’è la convinzione che questa sorta di civismo, vicino ma non legato direttamente ai partiti, sarà ridimensionato nelle due competizioni elettorali “importanti”, le Regionali e le Nazionali. “In entrambi i casi conteranno gli schieramenti e le soglie di sbarramento, quindi tutto questo fermento rientrerà nei ranghi. Lo scontro sarà fra i partiti ed i movimenti di Centrodestra e quelli di Centrosinistra”, chiosano da Forza Italia.

Lino Di Tommaso