“Resti il Sindaco di Augusta fino a nuove elezioni”, il candidato Massimo Carrubba boccia l’invio del commissario

“Lo slittamento in autunno della tornata elettorale non determini il commissariamento del Comune di Augusta”, l’ex sindaco Massimo Carrubba si augura che resti, fino a nuove elezioni, l’attuale sindaca Cettina Di Pietro. “Ad Augusta una ragione spinge a favore della proroga del mandato alla Sindaca: la questione aperta ed attualissima del destino dell’ospedale Muscatello – continua Massimo Carrubba -. Il rischio che un commissario possa essere condizionato dal suo “dante causa” (cioè dalla Regione Sicilia) o, peggio ancora, possa prestare acquiescenza al chiaro disegno di depotenziare il Presidio ospedaliero augustano, messo in atto con pervicacia dal management della ASP (anche esso nominato sempre dalla Regione), a me pare fondato”.

Perché il candidato sindaco Massimo Carrubba spezza una lancia a favore dell’attuale sindaca dei Cinque Stelle, che probabilmente non si ricandiderà? Il ragionamento politico è semplice. Al di là delle motivazioni di opportunità localistica, un commissario di orientamento politico di centrodestra, nominato dal presidente Musumeci di centrodestra, potrebbe favorire i suoi competitori alla carica di primo cittadino che praticamente sono tutti di quell’area visto che Carrubba, invece, potrebbe riunire un centrosinistra allargato.

“Se si fosse votato come previsto inizialmente (il 24 maggio), oggi sarebbe scaduto il termine per la presentazione delle liste e, dunque, sarebbero stati noti schieramenti e soprattutto candidati – spiega Carrubba -. Si sarebbero già consumati i primi tradimenti ed ordite le prime congiure. Sarebbero di dominio pubblico anche le alleanze incomprensibili e strane che si stanno profilando, che però agli occhi di chi conosce la storia, gli uomini e le cose di questa città, poi tanto incomprensibili e strane non sono (ma ci sarà occasione per approfondire). Sicuramente si sarebbe già tenuto qualche comizio e si sarebbero aperte le “ostilità”. Ma così non è, e dunque bisogna ancora attendere perché la campagna elettorale entri nel vivo”.

Massimo Carrubba è preoccupato perché una fetta consistente di deputati regionali spingerebbe per il commissariamento degli enti locali in scadenza: “Sulla “querelle”, prima che l’ARS si pronunci, desidero esprimere la mia opinione, a futura memoria. A mio giudizio “Si” convinto alla proroga. In un momento così drammatico, i Sindaci in carica hanno il “polso” della situazione (non tutti per la verità) e conoscono (o dovrebbero conoscere) uno per uno i cittadini e le difficoltà che stanno vivendo. Essendo poi in prima linea da oltre 2 mesi, i Sindaci hanno (o dovrebbero avere) una visione d’insieme delle criticità esistenti sul proprio territorio derivate dall’emergenza Covid 19. I cittadini hanno bisogno di punti di riferimento istituzionali e questi non possono che essere – piaccia o no – i Sindaci, legittimati dal consenso popolare. Affidare la gestione ordinaria dei comuni per pochi mesi (peraltro periodo estivo) a commissari regionali/freddi burocrati (magari provenienti da altre province siciliane) significherebbe danneggiare le Comunità”.

Lino Di Tommaso

 

 

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