Fumata nera al Real Avola al termine dell’assemblea dei soci riunitasi ieri per pianificare la prossima stagione. La squadra rossoblu, al termine di un campionato tribolato, è riuscita a mantenere l’Eccellenza ma non sono sparite le frizioni tra le due cordate societarie, da una parte quella avolese, dall’altra quella siracusana, rappresentata dal patron Michele Formisano e dal presidente Giuseppe Palumbo, che mettono le cose in chiaro. “Siamo disponibili a continuare – dicono Palumbo e Formisano – solo ed esclusivamente se i dirigenti avolesi attuali rassegneranno le dimissioni, in alternativa siamo pronti a metterci da parte se Patanè/Mauceri decideranno di continuare”.
La cordata siracusana ha anche fissato un termine alla controparte per decidere: il 7 giugno. Una situazione che, comunque, si trascina ormai da mesi e che ha avuto ripercussioni sull’andamento della squadra. Le difficoltà economiche si sono tradotte anche con uno sciopero dei calciatori, avallato dall’allenatore Giovanni Campanella, poi rientrato dopo le rassicurazioni di Formisano. Ma ora si è arrivati alla resa dei conti tra chi dovrà guidare la società.