Il Siracusano

Para come il padre ma gioca in serie A, la favola di Roberta

Roberta Aprile

L’amore per il calcio l’ha portata lontana da casa, ma visti i risultati ne è valsa la pena. Nella stagione appena conclusa, Roberta Aprile ha festeggiato la convocazione nella nazionale Under 17 di calcio femminile e la promozione in serie A con la Pink Bari. Un risultato, quest’ultimo, maturato proprio grazie alle parate della 17enne guardiapali siracusana nel corso dello spareggio con la Roma. L’ultimo intervento, poi, è stato straordinario perchè maturato nei calci di rigore del terzo e decisivo incontro con l’undici capitolino. Una felice intuizione di Roberta che ha respinto il rigore numero 6, decretando il risultato finale di 7-6 e la vittoria del campionato cadetto. Per la cronaca, la due squadre avevano chiuso a pari punti la fase regolare del girone sud e i primi due spareggi promozione. “Avevamo perso il primo match per 3-1 fuori casa – racconta Roberta Aprile –  e vinto il secondo tra le mura amiche con lo stesso punteggio. Il terzo spareggio, a Pescara, si è concluso 1-1 dopo i tempi supplementari, pertanto siamo dovuti ricorrere ai calci di rigore per assegnare la promozione. Siamo stati in parità sino a quando ho intuito la traiettoria del sesto tiro dal dischetto e chiuso a nostro favore l’estenuante sfida con la Roma. Sono davvero felice per questa promozione. Amo il calcio ed ho sempre sognato di giocare in serie A”. Roberta non nasconde affatto che la sua scelta di tuffarsi nel mondo del pallone è stata dettata dai trascorsi del padre, Luca, anch’egli portiere con trascorsi nei professionisti, mentre il nonno Sergio era un difensore. Una famiglia di calciatori. “Sì, ho sempre guardato con molto interesse alla carriera sportiva di papà – replica – e sono stata affascinata dal ruolo di portiere. Non ho avuto la fortuna di vederlo all’opera, ma so che è stato molto bravo ai suoi tempi. Spero di fare bene anche io la mia parte”. I risultati dicono che Roberta sta superando il genitore. Luca Aprile si è infatti fermato in serie B, lei tra qualche mese calcherà i campi della massima divisione “Non vedo l’ora di giocare in serie A – replica il portiere siracusano . e in quel momento, posso assicurare, che il mio primo pensiero sarà per mio padre”. Ma Roberta Aprile ha un altro sogno da realizzare. “Mi piacerebbe tanto – confessa – giocare in un grande club come la Fiorentina campione d’Italia e il Brescia”.

   Pino Camilli