E’ certamente un pezzo di storia dell’Ortigia di pallanuoto: Giovanni Napolitano, ex difensore del sette biancoverde è un imprenditore di successo negli Stati Uniti ma il legame con Siracusa non l’ha mai interrotto. Insieme a lui, proviamo a tastare il polso alla pallanuoto aretusea per comprenderne lo stato di salute.
Giovanni Napolitano, sei stato per anni la bandiera dell’Ortigia. I biancoverdi mancano l’appuntamento con i playoff da anni e ci sono riusciti quando ancora c’eri tu, insieme a Valentino Gallo e Zimonic, tanto per fare qualche nome. Come mai, secondo te?
Il motivo sta nel poco coraggio della società di puntare sul settore giovanile. L’anno dei Play-Off, la squadra era trascinata, in acqua ma soprattutto fuori dall’acqua, oltre che da me, da Riccardo D’antoni, Mauro Bordone, Aldo Baio, Stefano Curcio, Valentino Gallo e Christian Napolitano. Tutti provenienti dal settore giovanile. Dopo di noi, non ci sono stati più leader in grado di sostituirci e di prendere a calci nel sedere gli “stranieri” che non facevano il bene della squadra. Dunque, a modo di vedere, la società, deve puntare sulla crescita dei prossimi leader per poter raggiungere gli ottimi obbiettivi raggiunti nel passato.
L’Ortigia, dopo l’esperienza di Giannouris dello scorso anno, salvo poi separarsi dal tecnico greco e restituire la panchina a Leone, ha affidato le chiavi della squadra a Piccardo. E’ la scelta giusta?
Sono rimasto molto contento quando, ho letto dell’ingaggio di Piccardo. Lui ha avuto molti successi, con le squadre giovanili. Lui e’ la persona giusta, per ricostruire il settore giovanile e formare i leader di cui parlavo prima. Ma sono sicuro, che sapra’ fare molto bene con la squadra di serie A. Perchè, lui e’ uno che cura tanto i fondamentali. Ed oggi, tanti giocatori in serie A ne sono carenti.
Quale è lo stato di salute del vivaio della pallanuoto siracusana?
Sinceramente, credo che lo stato di salute della pallanuoto italiana e’ in crisi. Quando hai tanti giocatori in Nazionale o nel campionato di Seria A che superano i 35 anni per me e’ da considerare uno sport che sta morendo. Io ho letto un libro bellissimo di un autore americano che esamina gli sport oggi. Il titolo e’: The Elusive Fan. Lo consiglio, a tutti quelli che vogliono gestire una squadra o un’intera associazione sportiva.
Tuo fratello Christian ha annunciato di pensare al ritiro ma avrebbe lasciato una porta aperta all’Ortigia. Che faresti al suo posto?
A me, da tifoso dell’Ortigia, piacerebbe che giocasse nell’Ortigia. Ma io, sono di parte. Lui, ha altre offerte. Io da fratello piu’ grande, gli ho consigliato, di non valutare l’offerta economica migliore, ma l’offerta che gli possa garantire un futuro dopo la pallanuoto