Dieci pistole, munizionamento di vario calibro ed oltre 100.000 euro. Fu questo il “tesoretto” che 200 carabinieri all’alba del 3 dicembre 2021 rinvennero all’interno del quartiere “Arance dolci” di Noto, al termine di un controllo straordinario del territorio finalizzato alla ricerca di armi che si riteneva fossero nella disponibilità di alcuni appartenenti alla comunità seminomade di Noto.
Oggi i detentori di quelle armi e munizioni, due uomini e una donna, si sono visti notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Siracusa che gli permetterà di acquisire copia degli atti, fino a quel momento segretati e che saranno alla base dell’ipotesi accusatoria a loro carico.
L’imponente operazione dei Carabinieri seguì di qualche giorno il ferimento e, successivamente, il decesso di un minore colpito al capo da un colpo d’arma da fuoco.
Gli investigatori dell’Arma si scontrarono con un muro di omertà e false dichiarazioni messe in campo dalla comunità nomade alla quale appartenevano sia la vittima che l’autore dell’omicidio che venne rintracciato fuori provincia, presso alcuni componenti della medesima comunità e sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica siracusana.