Sarebbe stato da leggenda, quello di scrivere il proprio nome negli annali della pallanuoto maschile realizzando un’impresa fino ad ora mai riuscita a nessuno, vincere due edizioni consecutive del campionato del Mondo.
Alla fine mastica amaro il Settebello di Sandro Campagna che a Budapest rimonta quattro reti di svantaggio, agguanta il pari sul 9-9, trascina la sfida ai rigori ma proprio dalla lotteria dei cinque metri deve arrendersi agli iberici che si aggiudicano la sfida con il punteggio di 15-14 e tornano sul tetto del mondo ventun anni dopo la vittoria di Fukuoka. A decidere le sorti della contesa la parata con cui Lorrio, subentrato ad Aguirre, stoppa la seconda conclusione dal dischetto di Giacomo Cannella.
“Immaginavo che la partita potesse avere questo andamento-ha commentato a Rai Sport il tecnico siracusano- La Spagna è partita molto forte, con ritmo forsennato e proponendo varie soluzioni di gioco. Ho chiesto ai ragazzi alla fine del primo tempo di rimanere calmi e di avere fiducia nel nostro gioco offensivo, nelle nostre qualità e che avremmo recuperato la partita. L’abbiamo ripresa e ad un certo punto pensavo anche di poterla vincere. Ma alla fine ha vinto la Spagna. E’ stata una bellissima partita, un grande spettacolo: certo poteva andare diversamente. Abbiamo avuto una reazione da grandissima squadra. Voglio ringraziare i ragazzi per quello che hanno fatto, so che adesso è forte la delusione ma bisogna reagire perché ci aspettano, da qui alle olimpiadi di Parigi, due anni impegnativi, in cui ci saranno due europei, uno ad agosto a Spalato, ed altrettanti mondiali: sono certo che saremo all’altezza come sempre. Questa squadra ha avuto una crescita esponenziale. Alla vigilia in pochi avrebbero scommesso che questa squadra sarebbe andata sul podio mondiale”.
In caso di successo Campagna sarebbe diventato l’allenatore a vincere più Mondiali in tutta la storia dello sport italiano superando Julio Velasco (oro ai mondiali di pallavolo nel 1990 in Brasile e nel 1994 in Grecia), Vittorio Pozzo (che ha vinto due volte la Coppa Rimet con gli azzurri del calcio nel 1934 e nel 1938) e Pierluigi Formiconi (vittorioso col Setterosa nel 1998 e nel 2001). Ma nei prossimi due anni l’ex bandiera dell’Ortigia ha tutte le carte in regola per riuscirci.
Foto Bosco