
Dopo Rossi, Vidovic, Condemi è la volta di Petar Velkic che nella prossima stagione non vestirà la calottina biancoverde. Chi lo farà sarà Andria Bitadze,georgiano, classe 1997, alto 204 centimetri per 111 kg di peso.
Nel 2013, a soli 16 anni, lascia la Georgia per trasferirsi in Montenegro, allo Jadran Herceg, con cui disputa l’Euro Cup. Nel 2015 passa al CN Barcelona, quindi approda in Italia, dove gioca per due anni con la Roma Vis Nova. Nel 2018, viene ingaggiato dalla Stella Rossa, facendo il suo esordio in Champions League e classificandosi secondo in campionato. Nel 2019 torna in patria, alla Dinamo Tbilisi (dove trova i due ex biancoverdi Marko Jelaca e Boris Vapenski), giocando per tre stagioni la Champions League e vincendo tre campionati nazionali. Nel 2022 passa al Panionios, con cui conquista il quarto posto in campionato, gioca la Champions e arriva in semifinale di Euro Cup. Nella stagione appena conclusa ha realizzato 23 gol in Champions League, 5 in Euro Cup e 48 nel campionato greco.
Bitadze vanta anche una lunga esperienza nella nazionale georgiana, iniziata nel 2012 con le formazioni giovanili. Con la nazionale assoluta, di cui è ormai un punto fermo, ha disputato tre campionati europei (2016, 2018, 2020), una Super Final World League (2021) e un World Championship (2022).
Ecco le sue prime parole da giocatore dell’Ortigia: “Già nei primi anni della mia carriera ero affascinato dall’Ortigia, dalla sua storia e anche dalla città di Siracusa. Quando sono venuto a giocare a Roma, ne ho sentito parlare tanto e ho sempre sperato di poter approdare un giorno in questo club. Ora avrò l’opportunità di giocarci e di vivere a Siracusa. Non vedo l’ora di raggiungere dei risultati straordinari con la squadra. I miei compagni di nazionale Marko Jelaca e Boris Vapenski, che hanno giocato con l’Ortigia qualche stagione fa, mi hanno parlato benissimo del club, dei giocatori, del coach, della dirigenza e dello staff. So bene che è una società seria con obiettivi molto importanti, che punta sempre a migliorare. Questo è un fattore molto importante per me e per la mia carriera”.