
Icona dello sport siracusano, grazie ai tanti titoli italiani e continentali, Irene Burgo sta trascorrendo da ormai tre mesi il lockdown a Sabaudia nella sede del gruppo sportivo delle Fiamme Oro.
La canoista sta cercando di mantenere la sua routine di allenamenti utilizzando il pagaiergometro,simulatore della pagaiata sulla terra ferma, e poi lavoro a casa con i pesi.
“In questi momenti è difficile mantenere la lucidità- commenta la pluricampionessa italiana- si ha un atteggiamento diverso nell’affrontare queste sessioni di allenamento, non si è stimolati dalla certezza degli eventi futuri, in quanto non sappiamo quali saranno le prossime gare in programma, ma soprattutto quando. E ciò-continua Irene- sposta il focus, ampliandolo su un obiettivo più grande e distante che è Tokio 2021. In questo periodo il mio motto è : “fai quello che puoi, con quello che hai, al massimo di quello che puoi fare in questo momento”. Come ripartire? Dobbiamo farlo con la dovuta cautela, ma dobbiamo ricominciare a farlo soprattutto per chi come è una professionista. Di fatto non stiamo lavorando, ed è una situazione molto difficile. Lo sport deve ripartire, e lo sport non è solo il calcio. Il calcio è altra cosa. Serve ripartire mentalmente e fisicamente, naturalmente rispettando le direttive”.