Massimo Bandiera, ex direttore generale del Siracusa, è tornato a lavorare per la Reggina. Un incarico da collaboratore nella società amaranto dove è iniziata la sua carriera, prima da ufficio stampa poi da dirigente, negli anni d’oro della squadra, quelli segnati dalla partecipazione al campionato di serie A. Conclusa la parabola sullo Stretto, Massimo Bandiera approda all’Hinterreggio, assumendo un ruolo operativo nella costruzione della rosa e nella gestione societaria. Poi, nel luglio del 2014 Bandiera varca le porte del Cosenza, che gli conferisce l’incarico di segretario generale. Dopo quasi due anni, il ritorno nella sua città d’origine: nell’estate del 2016 a chiamarlo è il presidente del Siracusa, Gaetano Cutrufo che gli assegna una carica importante, quella di direttore generale. Un lavoro complesso, del resto il club torna a competere in un torneo professionistico, il primo dell’era Cutrufo, che, frattanto, chiude il rapporto con l’ex dg Simona Marletta. Solo che tra i massimi vertici della dirigenza e Bandiera non scatta la scintilla, emergono visioni diverse nella gestione societaria, probabilmente anche il cattivo momento della squadra rende tutto più difficile. E dopo appena 5 mesi, le strade si separano ma non in modo brusco. Cutrufo e Bandiera, consensualmente, si lasciano senza strascichi e così l’ex direttore generale del Siracusa si rimette in discussione. Ad aprirgli le braccia è la sua Reggina che, per ironia della sorte, sarà la prossima avversaria del Siracusa al De Simone.
