Lavori in corso per fare nascere un Polo moderato o una nuova Democrazia Cristiana

Nascerà il Polo moderato oppure un partito simile alla Democrazia Cristiana? Anche nella nostra provincia sono al lavoro i “costruttori” di questa nuovo soggetto politico, sulla scia di quanto sta accadendo a livello regionale con la ridiscesa in campo di Totò Cuffaro, ma anche di Raffaele Lombardo, soprattutto se il processo d’appello di fine mese andrà a buon fine per l’ex parlamentare. Della partita dovrebbero fare parte pezzi del Centrodestra che sono in rotta di collisione con il presidente della Regione Nello Musumeci e pezzi del Centrosinistra siciliano che non condividono la scelta del Pd di allearsi con i Cinque Stelle, quindi da Italia Viva ad Azione di Calenda. In parole povere la Sicilia si appresterebbe a ridiventare il laboratorio politico italiano dei decenni scorsi anche in funzione del fatto che fra poco meno di due anni si voterà prima per le Regionali e dopo alcuni mesi per le Nazionali.

A Siracusa uno dei punti di riferimento di questo nuovo progetto politico dovrebbe essere, almeno stando alle indiscrezioni, l’ex parlamentare regionale del Pd Mario Bonomo, ormai libero dai problemi giudiziari. Guardano con attenzione ai sommovimenti palermitani anche Italia Viva del duo Cafeo-Garozzo e Azione del sindaco Italia.

Un osservatore speciale di queste strategie politiche, anche se in questo momento è esterno ai partiti, è l’ex consigliere comunale e assessore Salvo Sorbello. “La realtà siciliana è diversa da quella italiana perché l’elettorato che fa riferimento all’Udc e all’area autonomista lombardiana, è vasto e può incidere pesantemente sull’elezione del presidente della Regione – spiega Sorbello -. Sono però convinto che questa proposta vivrà, o morirà, in base alla nuova legge elettorale nazionale visto che i due appuntamenti sono vicini e quindi influenzabili”.

Un altro ex Dc doc, Giovanni Magro è pessimista sulla riuscita del progetto: “Non perché non ci sia un diffuso interesse per un centro moderato, anzi, oggi più che mai è sentita l’esigenza di dare vita ad un partito come la Democrazia Cristiana. Sono i personalismi e la storia politica dei protagonisti che complicano le cose. E’ condivisibile la proposta di Totò Cuffaro di scuola politica che formi i giovani, solo che Cuffaro vuole fare nascere la Dc con il solo obiettivo indebolire l’Udc di Figuccia e Cateno De Luca. Invece si dovrebbe parlare di recupero dei valori democratici-cristiani. La situazione attuale è che il centro moderato è diviso ed i suoi interpreti sono l’uno contro l’altro, Saverio Romano che sta nel Centrodestra, sarebbe disponibile ad un’alleanza con Totò Cardinale, o addirittura con Italia Viva e Azione. Gianfranco Micciché farebbe altrettanto? A Palermo ci si batte per il potere non per un progetto che sia condivisivo, per questo sono pessimista perché da vecchio democristiano sono convinto che si dovrebbe fare il contrario di quanto stanno facendo”.

Per l’ex consigliere comunale Michele Mangiafico non si può più fare a meno di un luogo politico di mediazione: “Le cariche istituzionali dello Stato sono impegnate in un enorme sforzo perché ci sia un dialogo vero fra le forze politiche che invece sono per loro natura divisive. Abbiamo la necessità, come nel Dopoguerra, di uno sforzo comune per uscire dalla crisi in cui ci ha trascinati la pandemia. Si avverte la necessità di una moderazione nei toni e nelle argomentazioni. Spero che ciò avvenga  perché ormai è indispensabile”.

Lino Di Tommaso

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