Il Siracusano

La politica festeggia la separazione della Camera di commercio di Siracusa da quella di Catania

Una delegazione parlamentare coesa porta a casa importanti risultati per il territorio. Dovrebbe essere questa la sintesi per essere riusciti a scorporare il destino della Camera di commercio di Siracusa da quella di Catania. E’ bizzarro, però che a festeggiare sia gran parte della stessa classe politica siracusana che non ha fatto nulla quando è accaduto l’esatto contrario.

E’ positivo il fatto di essere riusciti a seppellire un macroscopico errore di valutazione o magari un macchiavellico piano di mortificazione del territorio siracusano. Ma oltre i meriti ci sono anche le colpe di chi non ha fatto nulla per impedire che si realizzasse la “Supercamera”.

L’onorevole Stefania Prestigiacomo prima firmataria del provvedimento ringrazia i suoi colleghi per avere sostenuto la modifica al Decreto Sostegni bis citando persino due colleghi dei Cinque Stelle.

Ma andiamo con ordine, fra i più soddisfatti esponenti del Partito Democratico c’è il segretario provinciale Salvo Adorno che parla di speranza per il futuro: “Che si tratti di un nuovo inizio. Per questo ringrazio insieme al deputato del Pd Raciti tutti gli altri deputati della provincia che si sono mossi con grande generosità per raggiungere questo primo importante traguardo.

L’emendamento che permette alla Camera di commercio di Siracusa di staccarsi dall’area metropolitana di Catania permette di raggiungere un obiettivo da tempo voluto dai ceti produttivi della provincia di Siracusa. L’emendamento è il prodotto dell’azione unitaria di tutte le forze politiche provinciali presenti in parlamento a dimostrazione che quando la politica si muove in modo coordinato e unitario su un tema comune è in grado di raggiungere l’obiettivo con piena soddisfazione del territorio e dei suoi interessi organizzati. Questo metodo deve essere esteso e trasferito a altre questioni strategiche come il PNRR, la Sanità, la questione degli incendi. Una politica che sugli interessi di fondo è in grado di muoversi unitariamente in sintonia con le domande del territorio senza rivendicare primazie e meriti individuali è una gran bella novità per Siracusa”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il parlamentare del Pd Fausto Raciti: “Un risultato comune, che ci ha visto impegnati con i colleghi che hanno sottoscritto l’emendamento, e di cui siamo soddisfatti, considerato che ci sentiamo di affrontare un problema aperto da alcuni anni. Adesso servirà procedere con giudizio”.

Di battaglia vinta parla la deputata di Forza Italia Stefania Prestigiacomo: “E’ stato sventato quel disegno di “fagocitazione” di due realtà, importanti e autonome, della Sicilia sud-orientale e riaffermato il principio che le città metropolitane devono avere una propria autonoma Camera, come Catania merita. Un disegno, quello della ‘Supercamera’, che portava con sé l’operazione scellerata della vendita dell’aeroporto di Catania, che forse di quel progetto era la ragione vera e inconfessabile, pensata e voluta ben prima della riforma Madia. Svendere un gioiello di famiglia, con i conti in ordine e dalle immense potenzialità, per coprire buchi, consentiti nei bilanci delle Camere di Commercio dalle nefaste stagioni passate, sarebbe un rimedio peggiore del male, a non voler pensare di peggio. Prendiamo quindi atto di questa importante battaglia vinta e voglio ringraziare qui i colleghi Nino Minardo, Paolo Ficara, Filippo Scerra e Fausto Raciti che con me hanno sottoscritto l’emendamento, i miei colleghi tutti della commissione bilancio e i ministri Giancarlo Giorgetti e Federico D’Incà che l’hanno resa possibile. Adesso auspichiamo commissariamenti rapidi e all’altezza dei compiti affidati e mettiamo per sempre nel cassonetto delle idee non riciclabili la follia di vendere Fontanarossa”.

Infine Aldo Garozzo presidente dell’associazione “Territorio protagonista 2016” che esprime soddisfazione: Ai rappresentanti politici del territorio siracusano e ragusano va il nostro plauso per l’azione forte e decisa il cui inizio ormai risale a oltre cinque anni fa. Si sana un percorso nato male con la legge Calenda che prevedeva” l’accorpamento” delle camere di commercio secondo criteri di Area Vasta e pattizi, sempre condivisi da Territorio Protagonista 2016 , che però in fase  di applicazione, nel tempo è diventata una vera e propria “annessione” di territori ad altri spogliandoli di qualsiasi prerogativa. In tale contesto con noi si sono battuti in Italia altre Camere di Commercio che non hanno condiviso fin dall’inizio lo spirito di questa legge nata male e applicata ancor peggio con strascichi giudiziari.

Auspichiamo che i Commissari ad Acta che saranno nominati con decreto del Ministro dello sviluppo economico di intesa con il Presidente della Regione Siciliana sappiano dare una valida e migliorativa interpretazione dello spirito della legge che deve mettere le Camere di Commercio al servizio delle imprese in un’ottica di sviluppo sociale e crescita economica sostenibile, senza prevaricazione e nel rispetto delle peculiarità dei singoli territori in armonia con le competenze  ed i piani di sviluppo previsti.

Auspichiamo inoltre che tutte le Forze Politiche, economiche e sociali in un rinnovato spirito di collaborazione ed unità d’intenti sappiano cogliere la positività del momento per essere artefici del nostro futuro e non al servizio di chi ci vuole marginali”.

Lino Di Tommaso