L’Ortigia espugna la difficile piscina “Scuderi”, aggiudicandosi il derby 17-11 contro la Nuoto Catania al termine di una prova molto positiva. L’Ortigia è sempre terza, ma aumenta il distacco sulla quarta: adesso è il Savona a seguire, a tre punti di distanza, mentre il Telimar scivola al quinto posto, a quattro lunghezze. Ora, testa alla Coppa Italia. Venerdì pomeriggio, a Genova, quarti di finale contro il Posillipo.
Nel dopo partita, il tecnico Stefano Piccardo è molto soddisfatto della vittoria: “Sono contento perché la mia squadra ha dato prova di grande maturità. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e che si sarebbe decisa nei due tempi finali. Siamo stati bravi a resistere alla loro veemenza nella prima parte del match. Fare 17 gol alla “Scuderi” significa che abbiamo prodotto tanto. Peraltro, con una ventina di espulsioni subite e quattro giocatori fuori, è difficile giocare e tenere percentuali basse a uomo in meno, anche se credo che, guardando le statistiche, abbiamo giocato bene a uomo in meno, ma male la fase a uomini pari. Ciò detto, oggi i ragazzi hanno giocato una partita intelligente, perché non era semplice venire qui e imporsi con uno scarto così ampio. Faccio comunque i complimenti alla Nuoto Catania, che ha fatto una bella gara. Per noi giocare in questa piscina stretta non è facile, ma devo dire che ormai la conosciamo bene. Ci siamo preparati, sapevamo che questo era uno step importante. Sono tre punti pesanti per il nostro cammino. Ora testa alla Coppa Italia e poi ci sarà Trieste, altro match importante”.
A fine gara parla anche Simone Rossi, difensore dell’Ortigia, che individua nel terzo parziale il momento decisivo: “Eravamo consapevoli che avremmo dovuto contenerli nei primi due tempi. Loro hanno qualità, ma forse sono un po’ corti negli uomini e questo fa sì che manchi un po’ di freschezza nelle ultime due frazioni, quindi sapevamo di dover mantenere alto il ritmo dal primo al quarto tempo. Ci è andata bene, perché siamo rimasti vicini fino all’ultimo minuto del terzo parziale, quando abbiamo fatto il break decisivo, per poi dilagare nel quarto tempo ”.