La nascita dei “correntoni” a livello nazionale non smuove dall’immobilismo il Pd di Siracusa

La nascita, nei giorni scorsi a livello nazionale del cosiddetto correntone a sostegno della segretaria del Pd Elly Schlein non ha avuto per il momento alcuna ripercussione a Siracusa. La stessa cosa avvenne qualche settimana fa quando furono i bonacciniani a riunirsi per dare vita alla componente maggioritaria nel partito, benché sconfitta alle primarie allargate al popolo del centrosinistra. Anche in questo caso ha prevalso nella nostra provincia la volontà di mantenere l’attuale status quo. Nessuno ha voluto fare un passo in avanti, anzi, a larga maggioranza è stato deciso di rinviare il congresso provinciale proprio per evitare una conta interna lacerante o la nascita di nuove alleanze.

A Siracusa resta in sella il commissario provinciale il senatore Antonio Nicita vicino a Enrico Letta, uno dei leader nazionali sostenitori della Schlein, nonostante la maggioranza degli iscritti siracusani al Pd appartenga alla componente di Bonaccini.

Come spiegare il protrarsi dello stallo interno anche per i prossimi mesi? Perché continuare con il commissariamento ed evitare lo svolgimento di un congresso capace di definire in maniera definitiva assetti ed equilibri?

Per la sua forza parlamentare e sul territorio, visto che il Partito Democratico nella nostra provincia conta un senatore, Antonio Nicita, e un deputato regionale, Tiziano Spada, due sindaci, Giuseppe Stefio e Paolo Amenta, oltre a decine di consiglieri comunali, il Pd avrebbe quindi tutte le carte in regola per dotarsi di un rappresentante forte del consenso interno.

Il congresso nazionale ha evidenziato come a sostegno di Stefano Bonaccini si siano schierati il deputato regionale Tiziano Spada, il sindaco di Canicattini Paolo Amenta, il dirigente regionale Gaetano Cutrufo, l’assessore di Lentini Enzo Pupillo, il capogruppo al comune di Siracusa Massimo Milazzo e il dirigente regionale Marco Monterosso. Solo che quest’area maggioritaria è composta da tante isole che non dialogano fra di loro, ergo non è in grado di esprimere un candidato unico alla segreteria provinciale.

Fra i sostenitori della Schlein si annoverano l’ex assessore regionale Bruno Marziano, gli ex parlamentari Sofia Amoddio, Marika Cirone Di Marco e Roberto De Benedictis, il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio, gli ex Articolo 1 del consigliere di Augusta Triberio, i consiglieri comunali di Siracusa Zappulla e Greco e la dirigente regionale Glenda Raiti. Questa componente non ha i numeri per eleggere un segretario provinciale tranne che non si allei con una parte dei bonacciniani.

Lo spartiacque per uscire dall’impasse potrebbe essere rappresentato dalle elezioni europee della prossima primavera. Un candidato siracusano o l’appoggio che queste componenti daranno alle candidature esterne alla nostra provincia, potrebbe essere un modo per fare pesare la propria forza e definire così il quadro dirigenziale futuro del Pd.

Lino Di Tommaso

SHARE