La bufera sulle candidature a Sindaco di Avola nasconde la lotta per la leadership nel Centrodestra

Perché si è scatenata la bufera sulla candidatura a Sindaco di Avola della parlamentare regionale di Fratelli d’Italia Rossana Cannata? Eppure la candidatura della sorella dell’attuale sindaco Luca Cannata era prevista e prevedibile, non solo, da tempo Forza Italia avolese aveva assicurato il suo sostegno ad una candidatura targata Cannata.

In apparenza sembra difficile spiegare come in tale situazione possa essere stato scatenato un tale vespaio da obbligare il leader siciliano azzurro Gianfranco Miccichè di intervenire sulla vicenda. “La questione della candidatura a sindaco nel Comune di Avola sarà affrontata nei prossimi giorni e me ne occuperò
personalmente – ha spiegato iri pomeriggio Gianfranco Miccichè -. Invito quindi gli amici azzurri di quel comprensorio ad abbassare i toni per avere il tempo di chiarire per ritrovare la dovuta serenità necessaria per ripartire di slancio”.

In realtà in gioco non c’è solo la poltrona di Sindaco ma la leadership del Centrodestra siracusano alla vigilia di tre importanti appuntamenti elettorali: ad ottobre le Regionali, a febbraio le Politiche ed a giugno del ‘23 le amministrative del capoluogo. Con l’endorsement dell’onorevole Stefania Prestigiacomo a Rossana Cannata si sono spostati gli equilibri perché la parlamentare nazionale azzurra ha riconosciuto a Luca Cannata la partnership dell’area politica. In parole povere saranno loro due a dettare i tempi e le candidature del centrodestra nella provincia di Siracusa. Un asse che non poteva “piacere” alla deputata regionale di Forza Italia Daniela Ternullo, vicina Miccichè e all’ex deputato Pippo Gennuso, che è intervenuta “pesantemente” sulla vicenda.

“Ricordo alla collega Stefania Prestigiacomo, che proprio alle scorse politiche, l’attuale sindaco di Avola – nonostante la sorella fosse ancora in seno a Forza Italia – supportava apertamente il M5S, chiedendo alla Prestigiacomo medesima di farsi da parte”, ha scritto la parlamentare all’Ars. Un intervento che va inserito, fra l’altro, nel braccio di ferro tutto interno a FI a livello regionale, che vede contrapposti Gianfranco Miccichè e il senatore Renato Schifani.

L’intervento della parlamentare regionale non è stato gradito dal commissario provinciale di FI l’ex senatore Bruno Alicata: “Com’è noto a tutti, il partito, dopo sani e sereni confronti, soprattutto in sede locale, ha deciso di sostenere la candidatura di Rossana Cannata, ritenuta idonea e meritevole. Per meglio chiarire all’onorevole Ternullo, da quando esiste Forza Italia, cioè dal 1994, conserviamo l’orgoglio di non aver mai imposto alcuna candidatura, lasciando sempre ai territori e quindi ai riferimenti locali del partito la facoltà democratica di assumere decisioni in tal senso, non in altre sedi. Pertanto, nessuna “presa di posizione individuale non discussa dalla base”, come falsamente affermato dalla stessa”.

Ritornando alla corsa per la sindacatura di Avola, accanto a Rossana Cannata ci sono FdI, Diventerà Bellissima, Cantiere Popolare e la Nuova Dc di Giovanni Magro. Altri due pezzi del centrodestra, Lega e Udc, ma anche esponenti vicini all’ex parlamentare regionale Pippo Gennuso esponente di FI, e vari partiti fra cui il PD, sono schierati nella coalizione che sostiene la candidatura di Corrado Loreto. La terza coalizione a sostegno dell’avvocato Antonino Campisi conta l’Mpa dell’ex deputato Mario Bonomo, ed esponenti di primo piano del “vecchio” centrodestra come l’ex senatore di FI Iano Burgaretta e l’ex democristiano Sebastiano Dell’Albani.

Insomma le polemiche di questi giorni contribuiscono ad arroventare un clima politico già caldo proprio per le trasversalità che sono discese in campo.

Lino Di Tommaso

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