L’ex consigliere comunale Michele Mangiafico, ma occorre aspettare l’8 aprile prima di considerare il consiglio comunale di Siracusa completamente fuorigioco, critica il sindaco Francesco Italia sull’emergenza “Coronavirus”.
Mangiafico esorta l’amministrazione comunale di Siracusa ad imitare quanto sta facendo sull’emergenza virus il sindaco di Priolo Pippo Gianni.
“Il sindaco Gianni, ha predisposto la sanificazione di tutti gli edifici pubblici del Comune: scuole, enti, teatro, guardia medica, centro anziani, studi medici. Le operazioni di sanificazioni, per garantire la loro efficacia, sono eseguite 3 volte, con cadenza di 10 giorni tra un intervento e l’altro. Infine, Gianni ha deciso di fissare un appuntamento settimanale con i medici, ogni lunedì, per seguire l’evolversi della situazione. Un punto, quest’ultimo, dolente per l’Amministrazione di Siracusa che all’indomani della caduta del Consiglio comunale aveva garantito un dialogo con i cittadini tramite i corpi intermedi. Cosa che non è avvenuta provocando gravi ripercussioni sul territorio”.
Mangiafico, nel documento, sottolinea come dopo 16 anni, il nuovo Piano di Protezione Civile non sia ancora entrato in vigore al posto di quello vecchio, datato 2004. “Una carenza importante per Siracusa, all’alba del 2020, anno che sarà ricordato per l’emergenza Coronavirus. Il Piano, infatti, ancora prima del disco verde della Giunta comunale ha già bisogno di un aggiornamento perché, nonostante il lavoro meticoloso nella sua redazione, non prevede emergenze di questo tipo. Niente allarmismi – continua Mangiafico – ma, in un quadro come quello che si sta delineando in queste ultime ore, è bene attuare tutte le precauzioni del caso, senza sottovalutare nulla. Negli edifici scolastici è stata segnalata l’assenza di saponi e di salviette usa e getta, in violazione dell’articolo 3 del documento di prevenzione e monitoraggio approvato giorno 1 marzo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri”.
In conclusione, per Mangiafico in questo momento nelle scuole: “Si rende necessaria una pulizia più accurata degli edifici, non solo di banchi e sedie, ma anche di termosifoni, finestre e tutto il resto dove si annidano germi e batteri”.
Lino Di Tommaso