Una nuova visione dell’ inclusione attraverso lo sport. È quello che si propone il progetto ” Go Ability” promosso dall’ ASD inclusione in movimento Siracusa Aps ” .
L’ iniziativa del Presidente Gaetano Migliore vuole partire dal mondo della scuola e l’ esordio ha dato riscontri significativi visto il successo al X Istituto Comprensivo “E. Giaraca’ di Siracusa.
“Go Ability” è un progetto multifunzionale di educazione motoria per persone con disabilità che prevede lo svolgimento di attività sportive multidisciplinari, quali il calcio, il basket, la pallavolo, percorsi motorieducativi funzionali. Lo sport, infatti, favorisce strategie educative che valorizzano il piacere del movimento
e dello star bene insieme, con una particolare attenzione alla condivisione delle emozioni, delle sensazioni vissute, alla dimensione emotiva e socio-relazionale.
Presenti alla manifestazione il Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Di Mauro, l’Assessore. alle Politiche Giovanili Marco Zappulla, Flavia Marciano in rappresentanza della Dirigente dell’Ambito Territoriale di Siracusa Luisa Giliberto.
il Presidente dell’Associazione Inclusione in Movimento, Gaetano Migliore insieme alla Dirigente Domenica Nucifora e alla referente per l’inclusione Monica Canino, hanno sottolineato il valore dello sport come strumento importante di inclusione e coesione sociale, che consente di insegnare le basi del lavoro di squadra, la necessità di rispettare le regole, la bellezza dello stare insieme, la capacità di conoscere meglio se stessi e gli altri.
La giornata è stata articolata in due momenti. La prima fase ludica è stata realizzata all’aperto e ha coinvolto nella realizzazione di diversi percorsi gli alunni della Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado insieme ai ragazzi accolti dalla Fondazione Sant’Angela Merici.
La seconda fase è stata dedicata alle riflessioni e alle risonanze emotive dell’esperienza vissuta insieme; è stato evidenziato il valore inclusivo dello sport come antidoto prezioso contro le barriere dell’esclusione, dell’ emarginazione, della discriminazione, dell’indifferenza.
Il gruppo si è riunito alla fine in un grande cerchio, a testimonianza dell’impegno condiviso di dedicare il
nostro tempo alla cura degli altri, soprattutto di chi è in difficoltà, al fine di trasformare le fragilità in forza, le criticità in opportunità di cambiamento, affinché ciascuno possa riscoprire la propria speciale normalità.