Gibilisco:”A Siracusa servono impianti,sport da salvare”

L'ex campione del mondo di salto con l'asta Giuseppe Gibilisco durante la premiazione
Giuseppe Gibilisco torna a parlare nella sua città. Lo ha fatto nel corso della cerimonia di premiazione delle Benemerenze Coni 2016. Un’analisi della situazione sportiva con particolare riferimento al nostro contesto. Per il fuoriclasse siracusano ex astista e bobbista bisogna  cambiare atteggiamento nei confronti dello sport.
Giuseppe Gibilisco non le manda a dire. Sempre diretto e lineare, l’ex astista campione del mondo a Parigi 2003 e bronzo ad Atene nel 2004, ha fatto una disamina sullo sport soffermandosi anche sulla situazione siracusana.

” Lo sport è in crisi e non mi riferisco solo alla mia città- spiega Gibilisco- occorre fare una riflessione. Da quando sono stati aboliti i Giochi della Gioventù, tutto è cambiato nel panorama sportivo italiano. Bisogna ripartire dalla base. Oggi i nostri ragazzi sono più dediti a giocare sui social che a fare sport. Il sottoscritto non veniva dal mondo sportivo, ma grazie al maestro Silvio Lentini, ha capito quanto importante fosse l’attività sportiva, il sacrificio e l’impegno negli allenamenti”.

Gibilisco va oltre. ” Bisogna ripartire dalle strutture- continua il campione siracusano- in Sicilia e nella mia città non è stato fatto molto. Siamo una regione a statuto speciale, ma poco sensibile verso lo sport, che rimane una delle poche sane. Lo sport va salvato e salvaguardato. Abbiamo la fortuna di vivere in un’isola con 300 giorni di sole all’anno. Sogno la creazione di un campus, di maggior interazione con il mondo delle Università. Basta chiacchiere, lo sport mi ha insegnato che, per vincere, l’asticella deve rimanere su”.

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