Francesco Cassia il “predestinato”:”Sto bene all’Ortigia ma in futuro vorrei una big”

Nella foto Mfsport.net Francesco Cassia

Le immagini della Final-Eight di coppa Italia resteranno a lungo impresse nella mente di Stefano Piccardo e dei suoi giocatori, conspevoli di aver realizzato un’autentica impresa, centrando un secondo posto impensabile alla vigilia. Certo, la coppa è andata alla Pro Recco, ma i biancoverdi hanno giocato alla pari con la squadra di club più forte al mondo. Contro i suoi ex compagni, Stefano Tempesti ha dimostrato di essere sempre il numero 1 tra i pali, mentre Francessco “Ciccio” Cassia si è reso protagonista di una prova individuale maiuscola condida da una pesante tripletta confezionata nel corso del terzo tempo che hanno proiettato la squadra di Piccardo sull’8-7.

La squadra ligure ha dovuto attendere l’ultimo quarto per mettere sotto la generosa formazione siracusana e rivincere la coppa. Alla fine della Final-Eight, Stefano Tempesti è stato giudicato migliore portiere e Francesco Cassia migliore Under 20 della manifestazione. “Mi ha fatto molto piacere – commenta Cassia – ricevere questo importante premio alla fine del torneo, ma la soddisfazione più grande è l’essere riusciti a battere il temibile Brescia in semifinale e in finale giocare alla pari per tre tempi con lo squadrone ligure. Credo di aver dato il mio contributo alla squadra. I miei tre gol? Una gioia particolare, peccato che non siano serviti per compiere l’impresa di battere lo squadrone ligure”.

La bella prova di Cassia è stata apprezzata anche da Sandro Campagna. “Il cittì azzurro mi ha fatto i complimenti per la mia prestazione contro la Pro Recco. Sono giovane e spero di tornare ad indossare la calottina della nazionale”.

Il talentuoso pallanuotista siracusano, ventuno anni il 29 marzo, è attenzionato da alcuni club importanti. “All’Ortigia sto bene – spiega Francesco Cassia – ma in futuro mi piacerebbe giocare in una squadra di altissimo livello. Adesso, però, penso soltanto al prosieguo della stagione in biancoverde e contribuire al raggiungimento di uno dei primi tre posti nel campionato di A1. Abbiamo dimostrato di potercela fare, ma occorre tenere alta la concentrazione e giocare sempre con le massime motivazioni. Già da sabato ci attende una sfida molto delicata con il Trieste. E’ un appuntamento fondamentale per il terzo posto”. L’Ortigia gioca in casa, tuttavia dovrà ancora fare ricorso alla piscina di Nesima. Come risaputo, la “Paolo Caldarella” è indisponibile per problemi all’impianto di riscaldamente dell’acqua. “Una situazione che complica notevolmente la nostra attività – sottolinea Cassia – perchè siamo costretti ad allenarci in piscine private di dimensioni ridotte e disputare le gare casalinghe lontano da casa e senza l’importante apporto del nostro pubblico”.

Piccardo e i suoi giocatori, da tre mesi svolgono attività con grande spirito di sacrificio e questo ha permesso di non compromettere la stagione, ma al fine di non vanificare quanto di buono fatto sinora è necessario che l’amministrazione comunale stringa i tempi di consegna della “Paolo Caldarella”.

Pino Camilli