Il Siracusano

Euro Cup, super Ortigia:Panionios ko. Napolitano amaro:”Poca gente sulle tribune”

Nella foto Mfsport Stefano Piccardo

Un’Ortigia eroica mette in acqua cuore, testa e carattere e batte 13-12 i forti greci del Panionios, prendendosi i primi tre punti nel gruppo D di LEN Euro Cup.

A fine match, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, si gode la vittoria e la bellissima prova della sua squadra: “Era una partita il cui pronostico ci era sfavorevole. A noi mancavano due giocatori e loro sono veramente forti. La squadra oggi ha messo un’attenzione encomiabile nel giocare la fase difensiva e offensiva. Quest’anno non avevamo mai giocato così: ho visto i ragazzi entrare all’interno del gioco in maniera importante, superando anche le difficoltà, perché va detto che abbiamo disputato tutto il quarto tempo senza Cassia e Ferrero, e già ci mancavano Bitadze e Inaba, e ho fatto esordire in coppa Tringali, che è un 2005. Sono contento per il gruppo, per questi ragazzi, per la società e per tutti i sacrifici che fa. Questa era una partita che sognavamo che finisse così. A volte i sogni si avverano. Credo che chi era in tribuna oggi abbia assistito a uno spettacolo, tornando a casa felice. Fa bene pensare che ci sia una realtà del proprio Paese che gioca a questi livelli, quindi direi che i soldi sono ben spesi”.

Nel dopo partita, capitan Christian Napolitano, autentico trascinatore della squadra, mostra la consueta umiltà e analizza la prestazione del gruppo: “Ho fatto solamente il mio dovere. Ho detto ai ragazzi che se entriamo molli, non concentrati, facciamo delle figuracce. Dopo Bologna ho preteso più concentrazione, perché senza quella possiamo perdere anche con l’ultima in classifica. Oggi, nonostante fossimo in meno e con due ragazzini ancora piccoli per questo tipo di sfide, abbiamo fatto una grande prestazione di squadra, tutti insieme. Una prova di testa e cuore, ma soprattutto testa, perché nei momenti caldi siamo rimasti lucidi nel tirare e nel difendere. Questa è la difesa che vogliamo e dobbiamo fare. Questo è il genere di partite che mi divertono, mi esaltano, perché c’è un tasso tecnico molto elevato”.

“Stiamo crescendo – continua Napolitano – ed era normale che ci volesse tempo, perché comunque se ne sono andati cinque elementi fondamentali e ne sono entrati altri che dovevano amalgamarsi. Pian piano si cresce, bisogna stare calmi, avere pazienza, come dice il mister, non c’è fretta. Mettiamo un tassello alla volta e, mattoncino dopo mattoncino, costruiamo la squadra. I frutti del lavoro e di questa crescita si iniziano a vedere”.

Il capitano biancoverde, poi con il suo solito garbo, non risparmia qualche frecciatina a chi non sostiene la società: “Mi dispiace non vedere la piscina piena, perché è un peccato non venire ad assistere a uno spettacolo come questo. Io l’ho vissuto in acqua ed è stato pazzesco. Noi diamo l’anima e, mi dispiace dirlo, ma la città ancora non ha capito dove siamo e che cosa siamo. Ci considerano uno sport minore, forse, ma ad ogni modo noi, anche senza quella parte di pubblico, andiamo avanti, perché siamo orgogliosi di quello che siamo e che facciamo e ringrazio quella poca gente che ci sostiene e viene a guardare le partite e a esultare con noi. Come sempre, non c’era nemmeno un’autorità ad assistere a una partita di livello europeo… Siamo uno sport piccolo, che va avanti con le proprie forze, da solo, ne prendiamo atto e andiamo avanti così. Poi, se conquisteremo qualche medaglia o qualche titolo, magari andremo a festeggiare da un’altra parte…”.