Il Siracusano

Crisi Siracusa, la parola ai tifosi

La gara di Melfi ha lasciato parecchia delusione e alimentato i dubbi nei tifosi azzurri. Si pensava, infatti, fosse l’occasione giusta per firmare il primo successo stagionale contro una squadra, come ha poi dimostrato il campo, che non aveva grandi numeri da proporre. Non è stato così, è arrivato il terzo pareggio in sette gare e la squadra di Sottil continua a stazionare nella zona bassa della classifica. Nonostante questo emerge ancora una moderata fiducia attorno alla squadra, alcuni tifosi contestano le scelte di Sottil altri riconoscono al tecnico azzurro di avere in mano un organico non adeguato alla categoria e, in attesa di qualche importante rinforzo, sperano sempre in un’inversione di marcia. Magari a spese del Matera di Gaetano Auteri, attuale quarta forza del girone C, ma fortemente determinata a scalare la classifica.

NELE SERRA

Come detto più volte dallo staff tecnico del Siracusa, quella di Melfi doveva essere la partita della svolta; la partita, in cui tutti i giocatori dovevano dare delle risposte positive, che doveva modificare il trend “modestissimo” della squadra. A Melfi si è visto subito che lo spessore tecnico e organizzativo delle due squadre era proprio mediocre. Il mio Siracusa, già lo sapevo, ha dei limiti tecnici, ma aggiungo che Sottil ci mette del suo. Baiocco e Spinelli a centrocampo al momento non reggono. Giordano a inizio gara è stato schierato sulla fascia dx e poi da centrale difensivo. Non siamo nei Dilettanti, adesso siamo in Lega Pro ragazzi! Abbiamo disputato sette gare con sette diverse formazioni. Baiocco sempre dal 1° minuto anche quando, per una settimana intera, non si è allenato! In questo modo non si traguarda l’obiettivo della salvezza. Così non va! Occorre che Sottil cambi il modo di gestire la “sua” squadra.

Il Melfi ha una scusante, come dichiarato dal suo presidente che “il ripescaggio all’ultimo momento ci ha penalizzato nell’organizzazione della squadra, pensavamo di non esserci in Lega Pro, a dicembre completeremo la squadra” . Il Siracusa, invece, ha programmato da subito il campionato di Lega. E’ stato confermato l’intero staff tecnico (non poteva essere altrimenti) dello scorso anno. Bene! Si è creduto (fra questi anch’io) che con gran parte dell’organico dell’anno scorso e l’inserimento di 6 o 7 giovani di sicure prospettive, avremmo potuto attrezzare una squadra senza grossi problemi per evitare la retrocessione. Al momento, purtroppo siamo all’ultimo posto. A mio giudizio, occorre essere più determinati nelle scelte e perché no, più coraggiosi. Mancando Valenti, non abbiamo giocatori in grado di giocare da esterni, quelli della rosa non hanno tali caratteristiche. Perché non provare allora un 4-3-1-2 con un centrocampo formato da Giordano, Toscano, Palermo (quest’ultimo, fino a quando non acquisteremo 2 centrocampisti) e Catania dietro le punte, in avanti Scardina e Talamo (Dezai o Longoni o Cassini in alternativa a Talamo). La partita di domenica prossima contro il Matera di Auteri al De Simone, ritengo che sarà la partita che può determinare il futuro percorso del Siracusa, nel bene o nel male. Io spero con tutto il cuore che sia “nel bene” e cioè che non si perda.

ERNESTO MAIORCA

“Il Siracusa ha un parco giocatori un po’ modesto, pertanto ci vorrebbero un paio di rinforzi. Il problema più grosso è a centrocampo dove manca un giocatore di spessore, un elemento capace di leggere il gioco e dettare i tempi. Con tutti i limiti che possono avere i nostri attaccanti è evidente che sono riforniti con il contagocce. Il nostro gioco è molto frammentario e non abbiamo un possesso palla fluido, inoltre manca la serenità nel gruppo. Togliendo la partita di Taranto e alcune fasi del match casalingo con il Lecce non ho visto grandi cose da parte degli azzurri. La classifica, pertanto, è corretta. Ritengo giusto il pareggio di domenica scorsa contro una squadra modesta. Nell’occasione mi è piaciuto il giovane Toscano che appena entrato ha dato più vivacità al gioco del Siracusa. Ad ogni modo, il tecnico non ha alcuna colpa, anzi le sta provando tutte per migliorare il gioco della sua squadra. Spero solo che vada meglio contro il Matera che è guidato da Auteri che in questa categoria è il top. Il tecnico siracusano verrà a Siracusa per fare bottino pieno, tocca agli azzurri fare in modo che ciò non accada. Io resto molto fiducioso”.

ALDO CASTELLO

Da tempo sostengo che l’organico non sia all’altezza della categoria. Ciò che più preoccupa non è tanto l’organico che potrebbe darsi da fare dando l’anima in campo, correndo e impegnandosi a fondo, piuttosto è l’assoluta mancanza di idee di gioco, di tattica in campo: è molto palese che i giocatori non hanno un minimo di strategia su come fare arrivare il pallone dalla nostra area a quella avversaria. Si perde un sacco di tempo in passaggi orizzontali nella linea di difesa, spesso indietro al portiere. Il massimo di fantasia che abbiamo è tentare ogni tanto di buttare la palla avanti sperando che qualcuno la prenda o in qualche errore degli avversari. Non c’è assolutamente verticalizzazione di gioco. Spesso e volentieri i giocatori sono fermi, fanno poco movimento, e soprattutto non avanzano in due o tre, come spesso fanno le squadre avversarie. Tranne miracoli, il destino del Siracusa è già segnato. Se non vinciamo in casa, se non battiamo le squadre alla nostra portata, se non si assiste ad un sussulto di orgoglio, di gente che dà l’anima in campo non sarà facile restare in Lega Pro…peccato i soldi spesi in abbonamento o biglietti. Sottil non può fare miracoli col capitale umano a disposizione, però deve riuscire a trasmettere e realizzare una manovra capace di verticalizzare il gioco, spronare i suoi a correre di più e avere coraggio. Se in campo non si vedrà questo, la Società dovrà pensare ad altre soluzioni”.

GAETANO ZIVILLICA

“Un solo punto a Melfi sta stretto al Siracusa. La squadra non ha giocato bene nel corso del primo tempo, ma nel secondo è cresciuta e avrebbe meritato di vincere, anche se ha corso qualche brivido di troppo nei minuti finali. La verità è che manca un centrocampista di qualità, uno che detti i tempi delle giocate e pure un forte attaccante. Con questi due innesti ritengo sia più praticabile la corsa per la salvezza. In ogni caso spero tanto che si vinca domenica contro il Matera”.