
In ordine alla collaboratrice del direttore del Parco archeologico di Siracusa, l’autorità sanitaria avrebbe identificato le persone che sono entrate in contatto con la cinquantaduenne, dai suoi familiari fino ai colleghi di lavoro, che sarebbero stati sottoposti ai tamponi per verificare se hanno contratto il coronavirus. Ma questi fatti drammatici parrebbero legati al caso di Calogero Rizzuto, sul cui decesso è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Siracusa dopo l’esposto presentato dal parlamentare regionale Nello Dipasquale, per cui il ricovero del direttore del Parco archeologico sarebbe avvenuto nei giorni successivi ai sintomi influenzali. Una tesi che, però, è stata smentita proprio ieri dalla direzione generale dell’Azienda ospedaliera di Siracusa, anzi ha fatto sapere del rifiuto del ricovero da parte del paziente. Sarà compito della Magistratura verificare se vi sono stati ritardi o omissioni.