Roberto Regina sta guidando le prime sedute di allenamento del Città di Siracusa che esordirà domenica, alle 16, nel campo del Santa Croce nel primo impegno di Coppa Italia di Eccellenza. L’allenatore siracusano, sostituito per motivi di salute dall’inizio della preparazione (18 agosto) dal vice Antonio Tavarelli in collaborazione con Roberto Culotti, ha davvero poco tempo per capire quale formazione adottare per il match con l’undici ibleo che dà il via alla stagione agonsitica 2021/22, la prima del nuovo sodalizio cittadino che ha preso il posto del Marina di Ragusa.
Ratificato nei giorni scorsi il passaggio del titolo, adesso gli occhi dei tifosi azzurri sono puntati sulla squadra di Roberto Regina. “Posso solo dire – dice Regina – che faremo di tutto per ben figurare e onorare al meglio la maglia azzurra. Riguardo la partita di Santa Croce. vedrò di utilizzare gli uomini che, allo stato attuale, hanno meno possibilità di farsi male, visto che si è iniziata la preparazione da poco tempo. E’ stata dura per me – sottolinea il tecnico – seguire da casa lo sviluppo della preparazione, ma ho potuto contare sul mio vice Antonio Tavarelli e sulla collaborazione di Roberto Culotti. Ringrazio entrambi per quanto fatto in mia assenza, anche lo staff tecnico, il preparatore dei portieri Giovanni Baviera e il preparatore atletico Michele Asta. Adesso dobbiamo tutti lavorare in sintonia per far sì che questa squadra possa fare bene nel corso della stagione che inizierà questa domenica”. Il tecnico valuterà nel tempo come meglio fare giocare la sua squadra. “Di norma – spiega – preferisco schierare le mie squadre con il 4-3-3, naturalmente valuterò prima le caratteristiche tecniche dei mie giocatori e poi sceglierò se sia questo il modulo più idoneo oppure optare per altre soluzioni tattiche. Ciò che conta è che la squadra giochi un cacio piacevole e redditizio”,
Attualmente Regina ha a disposzione venticinque elementi, alcuni con potenzialità di categoria superiore. “Faremo una scrematura con il diesse Salvo Bianco – conclude il tecnico – per poi portare la rosa di prima squadra a ventidue/ventitrè elementi, di cui otto/nove dovranno essere under”.
Pino Camilli