C’era una volta il parco giochi Oasi Fanusa, il degrado delle zone balneari

Un parco giochi frutto del sacrificio e dell’abnegazione dei residenti, un fiore all’occhiello che nel lontano 2013 aveva riscosso tanti  consensi anche fra i turisti. Adesso a distanza di otto anni, quell’angolo di paradiso della costa siracusana è un triste e mero ricordo. Stiamo parlando del parco giochi “Oasi Fanusa”. Motivi professionali l’hanno portato lontano dalla sua città, ma l’amore per il territorio e il senso di appartenenza sono rimasti intatti per l’ex presidente dell’associazione TFM Francesco Santuccio.

“Gli steccati costruiti sono oramai soltanto un vecchio ricordo-spiega il professionista ed ex dirigente- è stato tutto divelto e non vi è quasi traccia di legname, i giochi comunali, gentilmente installati da Giancarlo Garozzo, non sono mai stati revisionati in 7 anni, le panche ed il tavolo, installati dalla AMP Plemmirio sono scomparsi, presumibilmente rubati. La targa di commemorazione di un socio dell’associazione è stata sradicata, i cestini sono scomparsi, i banner installati dalla AMP divelti, vi sono depositi di ogni tipo di rifiuti, erba alta fino ad un metro, alcuni alberi di Acacia si sono pericolosamente inclinati, altri alberi morti da tempo restano in piedi senza certezza di stabilità. Il bunker accanto al parco continua a cedere in direzione della battigia spostandosi pericolosamente di altri 4 metri e diventa un enorme rischio per tutti. Il parco è molto frequentato durante tutto l’anno, ma adesso non versa piu’ nelle condizioni di garantire la sicurezza dei visitatori”.

Secondo il suo parere allora quale potrebbe essere la soluzione?

“Quello che serve secondo il mio parere-continua il manager di un’importante multinazionale svizzera- è un intervento immediato di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza. Altrimenti l’unica soluzione che vedo è la chiusura definitiva, a malincuore, dell’intera area. Il fatto è che Demanio, AMP Plemmirio ed Amministrazione Comunale non muovono un dito e nel frattempo cresce l’ansia di residenti e villeggianti con la paura che prima o poi avvenga una disgrazia. In questi lunghi 9 anni il parco è stato visitato dall’allora Assessore Francesco Italia, oggi sindaco, che ha sempre proclamato azioni di ogni tipo come inserimento nel capitolato del verde pubblico, interventi manutentivi, messa in sicurezza, acqua, luce, telecamere e tantissime altre promesse, ma tra proclamare e fare ha dimostrato palesemente di essere molto piu’ bravo con la prima. Adesso siamo al capolinea, interverranno gli enti preposti sul sito? Continueremo a leggere ed ascoltare fiabe? Sono previste altre passerelle? La soluzione c’è: transennare e chiudere ogni accesso”.