Il Canicattini nelle mani dell’amministrazione comunale. La decisione del presidente Paolo Cassarino arriva dopo la seconda rinuncia, quella di ieri in Coppa Sicilia con il San Leone Catania.
Canicattini, futuro incerto e nebuloso. La squadra del dimissionario presidente Paolo Cassarino è stata consegnata nelle mani del sindaco. Situazione in alto mare per la prima squadra del centro collinare. E’ arrivata un’altra rinuncia dopo quella di Portopalo nell’ultima gara di campionato.
La squadra infatti non si è presentata alla gara di ritorno di Coppa Sicilia contro il San Leone. Partita persa a tavolino per 0-3 e passaggio del turno per la squadra etnea.
Grande amarezza nella parole del dimissionario presidente Paolo Cassarino. “Ho già rassegnato le mie dimissioni -spiega Cassarino- ho consegnato stamane la squadra al Comune. Mi dispiace, ho provato a salvare la situazione, ma non è stato possibile. Non c’erano più i presupposti per andare avanti. Lascio la squadra al sindaco. Ringrazio i ragazzi e il mister per l’impegno profuso, purtroppo la favola è finita”.
Una vicenda amara quella del Canicattini che era partito con programmi ambiziosi. Un avvio travolgente, quello della squadra di Favara, dominatrice della prima parte del campionato di Prima Categoria.
Fra i motivi scatenanti la crisi societaria,anche la sconfitta a tavolino contro il Militello. La gara sul campo si era conclusa sul punteggio di 5-0 per Infantino e compagni. Ma il Canicattini aveva utilizzato il calciatore Giovanni Inturrisi che doveva ancora scontare un turno di squalifica risalente a Canicattini -Portopalo dello scorso 22 aprile. Lo stesso giocatore era stato utilizzato anche nelle precedenti sette partite. I relativi atti sono stati rimessi alla Procura della Figc.