Candidatura Cutrufo: il ramoscello d’ulivo dell’imprenditore non convince “Effetti collaterali”

Non sono state sufficienti le parole di apprezzamento per l’iniziativa. L’associazione “Effetti collaterali” continua a considerare Gaetano Cutrufo un corpo estraneo al Partito Democratico quindi si rivolge al segretario provinciale Salvo Adorno per evitare quella candidatura dell’imprenditore alle prossime elezioni regionali, data peraltro per scontata in molti ambienti politici cittadini.

Alessandro Acquaviva, presidente di “Effetti collaterali” in una nota chiarisce, qualora ce ne fosse stato bisogno, perché si batterà contro questa candidatura: “Le parole di apprezzamento espresse pubblicamente da Gaetano Cutrufo al sottoscritto e gli auguri rivolti a Effetti Collaterali sono graditi ma non cambiano le nostre considerazioni sull’atteggiamento politico di Cutrufo. Gli riconosciamo passione politica, voglia di rappresentare i cittadini nelle Istituzioni e siamo aperti al confronto con tutti ma la sua incoerenza nelle varie campagne elettorali, in cui lo abbiamo visto schierato più con il centro destra che con il centro sinistra, è indice di una visione lontana, se non estranea, dai riferimenti valoriali di Effetti Collaterali e, riteniamo, anche dal Pd. Per tali ragioni abbiamo rivolto un appello al segretario provinciale affinché si faccia chiarezza sull’orientamento del partito in ordine al profilo dei candidati delle ormai prossime elezioni regionali”.

Nel comunicato non si parla chiaramente di un veto ma appare evidente che l’assist è, presumibilmente ben accetto, per la segreteria provinciale con l’obiettivo di bloccare una candidatura Cutrufo nella lista del Pd. Il problema semmai è un altro, può la segreteria provinciale di Siracusa bloccare la candidatura di un componente la direzione regionale del Partito Democratico? Fra l’altro Gaetano Cutrufo vanta un rapporto solido con il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo. Per “Effetti collaterali” si tratta quindi di un obiettivo molto ambizioso perchè escludere dalla lista siracusana dei democratici un dirigente regionale che vanta anche, ma potremmo dire soprattutto ha un forte appeal elettorale, è una vera e propria mission impossible. L’altro obiettivo potrebbe essere quello di dirottarlo su una lista secondaria, tipo della del candidato presidente, ma Cutrufo difficilmente ripeterà l’errore di cinque anni fa. L’imprenditore ottenne un ragguardevole risultato elettorale personale ma questo non fu sufficiente a farlo eleggere visto che la lista in cui era candidato non superò lo sbarramento regionale.

Lino Di Tommaso

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