Una storia lunga 96 anni. Poche soddisfazioni e molte amarezze. Il 1 aprile del 1924 la fusione di Esperia, Insuperabile e 75esimo Reggimento Fanteria diedero vita al Circolo sportivo Gargallo che adotto’ prima divise da gioco di color nero, per poi passare definitivamente all’azzurro. Si passo’ quindi ad una nuova denominazione S.S.Syracusae e poi S.S.Siracusa. Dalla Seconda Divisione Siciliana di quasi un secolo fa, all’attuale Asd Siracusa, formazione che milita in Promozione. In quasi 100 anni, fra varie denominazioni, il calcio ha vissuto molte vicessitudini. Gli ultimi 25 anni sono stati caratterizzati da ben tre sparizioni, frutto di gestioni societarie poco oculate. In due circostanze, addirittura con le porte della cadetteria ad un passo. Anzi, nella stagione 2011-12, la B sul campo fu anche conquistata.
L’augurio, soprattutto per gli appassionati, è che nel minor tempo possibile, Siracusa possa scalare il maggior numero di categorie per riconquistare almeno la terza serie, quella più consona alle tradizioni. Per un evento come il 96esimo compleanno ci sono gli auguri dell’ultimo capitano degli azzurri in un campionato professionistico, Marco Turati.
“Siracusa per me è stato un “ amore” nato quasi per caso-spiega Turati- venivo da un periodo difficile e avevo le stesse ambizioni di rilancio che aveva la squadra che tornava nel professionismo a distanza di anni. L’ impatto è stato positivo sin dall inizio, e la passione della piazza m ha coinvolto a 360 gradi tanto che dopo la prima annata decisi di legarmi a vita ai colori azzurri, nonostante le numerose richieste di altre societa’. Ero e sono sempre innamorato della città,sentivo di poter fare qualcosa di importante. La mancata iscrizione, quella di un anno addietro, è stata una catastrofe, ma non ha cancellato il mio sentimento per quella maglia che e’ stata l’ ultima della mia carriera. Faccio i miei auguri e un affettuoso saluto a tutti i siracusani. Mi auguro che al più presto si torni in categorie più rispondenti alle aspettative della gente”.
Dopo aver appeso le scarpe al chiodo l’ex capitano azzurro ha intrapreso la carriera di tecnico. “Ora faccio l’ allenatore a Spezia, e in questo periodo di Covid-19, sfrutto il tempo per guardare partite e seguire giocatori anche di campionati minori visto che il tempo a disposizione e’ tanto”.