Gli orlandiani siracusani guidati da Bruno Marziano si offrono da pacieri nello scontro interno al Partito Democratico.
“Avviare un percorso politico che possa portare ad una gestione unitaria del partito con la presenza di esponenti della stessa minoranza negli organismi dirigenti esecutivi del partito (Segreteria provinciale e commissioni di lavoro)”, propone la componente che fa capo al Ministro Orlando. Cosa faranno l’Area Dem di Enzo Pupillo, gli orfiniani del segretario cittadino Romano e Base Riformista del presidente l’assemblea provinciale Paolo Amenta? I due pezzi della maggioranza che ha eletto Adorno (orfiniani e Base riformista) faranno fronte comune con la minoranza che chiesto le dimissioni del segretario Salvo Adorno? Oppure accetteranno la gestione unitaria del partito sotto l’egida del segretario provinciale?
Per il momento gli orlandiani chiedono alle altre componenti interne di: “Avviare una serie di incontri senza pregiudiziali con tutte le altre aree interne del partito, a partire da quelle che si rifanno alla maggioranza congressuale, per verificarne e rafforzarne le ragioni dello stare assieme e per mettere a punto le iniziative da assumere per rilanciare l’attività del partito, frenata sia dalle restrizioni dovute alla pandemia sia dalle divisioni interne”.
L’area guidata da Bruno Marziano ha intanto incontrato il segretario provinciale Salvo Adorno. “Nel corso dell’incontro sono state discusse le ragioni del malessere e delle tensioni che stanno investendo in questi giorni il PD Siracusano e che ne stanno minando l’unità e la sua capacità di affrontare i temi politici sociali ed amministrativi che riguardano la vita dei cittadini – spiegano gli orlandiani in un comunicato -. Dopo un confronto anche aspro e serrato, preso atto della volontà del segretario di portare a termine il percorso avviato con il recente congresso. È il tempo di fare prevalere le ragioni dello stare assieme come comunità politica che vuole affrontare e risolvere i problemi dei cittadini rispetto ai motivi della rottura e della divisione”.
Lino Di Tommaso