E’ stato per qualche mese direttore generale del Siracusa, Massimo Bandiera, siracusano doc ma reggino d’adozione. E’ sul mercato dopo la separazione con la Reggina ed insieme a lui proviamo ad analizzare la situazione in Lega Pro.
Quasi tutte le squadre di Lega Pro si sono iscritte al campionato ma la prova vera sarà quando saranno depositate fidejussioni seguite poi dal parere della Covisoc. Quali sono le sue sensazioni: ci saranno clamorose defezioni? Chi rischia di più?
Mi auguro che nonostante le difficoltà non ci siano defeziono clamorose. Dietro il fallimento di una società ci sono tanti addetti ai lavori e tanti tifosi che vedrebbero le loro certezze svanire. Purtroppo il destino di qualche club sembra sia già segnato, ma non mi riferisco alle meridionali.
Lei ha concluso il suo rapporto di lavoro con la Reggina?
Sì, abbiamo chiuso il nostro rapporto al 30 giugno consensualmente. La società ha fatto le sue scelte e personalmente penso sia arrivato il momento di temporeggiare nell’attesa che arrivi un’esperienza professionale maggiormente gratificante dal punto di vista della qualità del lavoro.
Al netto delle iscrizioni e del mercato, quali sono, a suo parere, le 4 società più attrezzate nel girone meridionale?
Siamo alle prime battute in tema di calciomercato e gli organici vanno ridisegnati, per alcune anche totalmente. Credo però che il Lecce sia ancora la favorita del girone assieme al Catania, al Trapani. Outsider di lusso Cosenza e Matera.
Il Siracusa ha scelto un allenatore giovane, di fatto senza alcuna esperienza in Lega Pro. E’ una scelta che lei avrebbe consigliato?
La scelta di puntare su Bianco la ritengo giusta. Affidarsi ad un tecnico giovane ma emergente ed ambizioso porterà i suoi frutti. Laneri poi conosce bene questa categoria e difficilmente sbaglia se messo nelle condizioni migliori per lavorare.