Il ballottaggio a sindaco di Siracusa fra Francesco Italia e Ferdinando Messina è diventato un “affaire” prettamente siracusano.
I big della politica si sono disinteressati a questo duello fra il rappresentante del Centrodestra e il sindaco uscente a capo di una coalizione civica che vede esponenti della destra, del centro e persino qualche piddino. Nessuno degli esponenti di punta dei partiti nazionali ha chiuso la campagna elettorale di Italia e Messina.
Francesco Italia ha chiuso la sua campagna elettorale ai Villini diventato ormai un punto di incontro storico per la sua gente vecchia e nuova. Centinaia di supporter si sono stretti attorno al sindaco uscente e alla sua squadra di governo della città. La coalizione che sostiene Italia ed il suo vice Edy Bandiera, si è caratterizzata sempre più per il civismo tant’è che la diversità e la provenienza delle componenti è diventata la sua forza.
Ferdinando Messina ha chiamato a raccolta i suoi sostenitori al Parco Robinson di Bosco Minniti. Anche in questo caso centinaia di esponenti del Centrodestra siracusano più qualche nuovo adepto (i sostenitori dell’ex sindaco Garozzo) hanno sostenuto con forza lo sfidante al sindaco uscente.
Difficile fare pronostici perché il ballottaggio non è il secondo tempo di una partita ma un match nuovo. Non ci sono più i candidati al consiglio comunale, quindi le liste, a trascinare il candidato a sindaco. Si è azzerato tutto quindi i siracusani dovranno scegliere il nuovo sindaco senza alcun condizionamento così come saranno chiamati a pronunciarsi sulla squadra di governo che affiancherà il primo cittadino e sui programmi che si sono dati per amministrare la città nei prossimi cinque anni.
In fondo il fatto che questo ballottaggio si diventato un “affaire” prettamente siracusano non è un fatto negativo. Ci saranno tanti elettori che decideranno di non andare ai seggi oppure di votare scheda bianca ma costoro perderanno la possibilità di dire alla loro sul futuro di Siracusa.
Lino Di Tommaso