“Il nostro campo di battaglia è la sfida sui programmi e non la deleghiamo di certo a questa amministrazione comunale, debole, incerta e confusa”. Salvo Adorno si è stancato degli attacchi del sindaco Italia nei confronti del Partito Democratico di cui è segretario provinciale.
Salvo Adorno alza la voce perché ha capito che dietro le manovre messe in atto per destabilizzare il PD, c’è la volontà di avere un partito compiacente e magari un nuovo segretario più disponibile alle “esigenze” dell’amministrazione comunale di Siracusa.
“Le dichiarazioni del sindaco Italia sono una grande provocazione – scrive Adorno nel comunicato ufficiale -. Se avesse voluto veramente rifondare un patto per la città avrebbe dovuto azzerare la giunta e ridiscutere tutto. Non solo non lo fa, ma continua ad ignorare che il Partito Democratico ha già deliberato 4 mesi orsono, a maggioranza assoluta della direzione cittadina, di uscire dall’amministrazione contestandone la tenuta amministrativa, programmatica e politica. Italia ignora questo deliberato, afferma invece che ha dentro la giunta un pezzo del Pd e annuncia nuove entrate”.
Il riferimento è all’annunciato ingresso in giunta dell’ex consigliere comunale Andrea Firenze, esponente di spicco della minoranza del PD alleata del sindaco Italia. “È una chiara strategia offensiva intollerabile, tanto più grave in quanto espressa da un sindaco che fa parte di un altro partito – tuona Salvo Adorno -. Una mancanza di rispetto delle regole minime di convivenza politica. Gli organismi statutari del PD hanno deliberato che il Partito è fuori dall’amministrazione. Quanto ai nostri ex iscritti sono in giunta a titolo personale e non possono parlare a nome del Partito democratico. Il PD riconferma che la distanza dal Sindaco dopo queste dichiarazioni è totale non solo dal punto di vista della gestione amministrativa, ma si carica oggi anche di un più profondo discrimine politico che non può sfuggire a nessun dirigente politico né della maggioranza né della minoranza del partito”.
Il segretario provinciale del PD interviene sulla futura attività della giunta comunale: “Quanto al PNRR il sindaco ci dica se intende affrontarlo nel suo cerchio magico o se vuole aprire un ampio tavolo di incontro con le forze sociali e politiche per costruire una visione condivisa del territorio. È un tema troppo importante per essere discusso solo all’interno della giunta, senza per altro il confronto con il consiglio comunale. Su tutti i temi che riguardano il futuro della città il Pd ha detto e continuerà a dire le sue posizioni, si confronterà con tutti e su tutto, come ormai e abituato a fare. Su questi temi continueremo a dare il nostro apporto da fuori l’amministrazione, infatti il partito ha aperto diversi tavoli programmatici, che l’amministrazione non è stata fino ad ora in grado di aprire, ad esempio sul tema della coesione sociale, dell’area industriale, dei bonus per l’edilizia, della questione climatica e della riforestazione urbana, della questione dei rifiuti, della cultura, dello sport”.
Cosa farà quella parte del PD che ha sempre flirtato con il sindaco Italia? Continuerà a minare la solidità della segreteria provinciale oppure sarà costretta ad allinearsi? Da oggi non ci sono più spazi per ammiccamenti o sponde politiche di vario titolo.
Lino Di Tommaso