Tre anni in azzurro, dal 1990 al 1993, quelli dell’era Cadregari contrassegnati da ben 95 presenze e due reti sempre in due derby, purtroppo persi. Con l’Acireale il 16 febbraio 1992 e con il Catania in Coppa Italia il 9 settembre dello stesso anno.
Giovanbattista “Zanna” Zanetti, classe 69, bresciano, è stato un giocatore che si è fatto sempre apprezzare dal pubblico siracusano per le sue grandi doti agonistiche e umane. Generoso, infaticabile cursore della fascia sinistra, è stato uno dei migliori interpreti del calcio cadregariano nella nostra città, bello da ammirare, ma poco redditiizio in termini di risultati. C’era pure lui in quel famoso 17 marzo 1991, quando quel manipolo di giovani guidati dal carismatico tecnico cremasco imparti’ una severa lezione al Catania. 1-4 al Cibali in una gara che i tifosi non hanno mai dimenticato.
“La partita che più mi è rimasta nel cuore è stata ovviamente la vittoria 4 a 1 a Catania- spiega l’ex azzurro – non si vinceva in quel campo da mezzo secolo e quell’anno loro avevano fatto la squadra per vincere il campionato, mentre noi eravamo una banda di ragazzini guidati da un mister visionario fuori dal campo e un grande capitano in campo. La partita inizio’ male e prendemmo subito, gol ma la mentalità che ci stava dando Cadregari fece si che quel giorno diventasse storia per noi in campo e per i tifosi fuori. Fini’ con una goleada, ma la cosa clamorosa furono gli applausi a scena aperta dei tifosi catanesi nei nostri confronti. Non potrò mai dimenticare il ritorno a Siracusa e la felicità dei nostri tifosi. Purtoppo c’è anche un episodio che mi ha fatto veramente male nella mia esperienza in azzurro, quello delle croci sul campo, un ricordo amaro e una pagina veramente buia”.