Il Siracusano

“Altro che immobilismo,il Pd affronta i temi caldi del momento”, intervista a Salvo Adorno

Il segretario provinciale del Pd respinge ogni accusa di immobilismo rivolta al suo partito, al contrario, Salvo Adorno rivendica il fatto di avere affrontato ogni situazione, dalle più spinose a quelle semplici, nonostante il periodo estivo e l’emergenza Covid abbiano rallentato ogni attività politica.

Per due anni, dalle dimissioni di Alessio Lo Giudice alla elezione di Adorno, il Pd è stato un partito acefalo, con risultati disastrosi. A rendere ancora più complicata l’opera di ricostruzione di Adorno c’è la forte contrapposizione con la minoranza interna, un cocktail micidiale di difficoltà che però non sembrano avere impedito al neo segretario provinciale di dare il via alla normalizzazione della vita interna del partito.

La prima domanda è d’obbligo, qual è il suo giudizio del rimpasto al comune di Siracusa? Come ne è uscito il Pd?

“Nei giorni immediatamente successivi alla mia elezione ho sostenuto pubblicamente che il Pd non chiedeva assessori ma un’ampia discussione sul programma e una condivisione costante sulle scelte dell’amministrazione. Posizione condivisa dal Segretario cittadino. Ne è conseguito che nel rimpasto non abbiamo chiesto assessori. Il sindaco ha fatto scelte in piena autonomia e mi auguro che la compagine assessoriale possa affrontare la meglio la grave situazione di crisi della città. Il partito ha già due iscritti in giunta e valuterà se e come affidargli il compito di rappresentare le sue istanze. Sarà la segreteria cittadina a monitorare costantemente la vita amministrativa. Ma soprattutto il partito si impegnerà a definire un progetto di sviluppo del territorio provinciale in chiave di sostenibilità sociale, economica e ambientale che ovviamente avrà nel capoluogo un’importate cardine di raccordo tra zona sud e zona nord. Su questo costruiremo il rapporto con l’amministrazione Italia. In questi giorni verrà varato il DUP Documento unitario di programmazione, che rappresenta lo strumento che delinea l’idea strategica di città dell’amministrazione. Su questo il Pd vorrà discuterne a fondo. Ho per altro chiesto ai segretari di circolo di farmi pervenire i DUP di tutte le città della provincia, attiverò un’apposita commissione per studiarli, il Pd deve avere chiaro l’orizzonte progettuale di tutta la provincia”.

Cosa impedisce l’elezione della Direzione provinciale del Pd? Quando saranno eletti gli organismi dirigenti provinciali?

“A Brevissimo, dopo la pausa estiva siamo pronti a partire. Abbiamo già individuato una sede adeguata alle esigenze del partito, che sono quelle di un’ampia partecipazione alla vita democratica. E’ pronto lo statuto della Scuola di formazione, l’architettura della struttura di comunicazione, l’articolazione dei dipartimenti. Dobbiamo eleggere la commissione di garanzia, il tesoriere e la direzione. Ripeto a settembre inizia la lunga marcia”.

E’ tempo di elezioni comunali nel siracusano, ad Augusta avrete un vostro candidato?

“Ad Augusta il Pd non presenta un proprio candidato a Sindaco e non presenta una sua lista. E’ una decisione assunta in modo condiviso dal circolo della città. La segreteria da pochissimo insediata si è trovata difronte a una situazione già ampiamente consolidata, durante la lunga fase di mancanza degli organismi dirigenti, in cui molti iscritti hanno aderito a liste civiche che sostengono diversi candidati a sindaco. Si è deciso quindi di assecondare la candidatura degli iscritti nelle liste civiche con l’impegno di ricomporre la rappresentanza del partito dopo le elezioni. E’ una scelta che mostra una grande capacità di equilibrio. Oggi per il Pd è centrale costruire il partito e ricomporre il quadro della dialettica interna in chiave unitaria, riallacciare i contatti con la società attraverso i corpi intermedi, elaborare progetti di sviluppo. Questo vale non solo per Augusta ma per tutta la provincia.   Il partito di Augusta è pronto ad aprire un ampio dibattito sul futuro della città in relazione ai temi cruciali, del porto, della zona industriale, dell’ambiente e del lavoro. Il Partito provinciale si più volte già espresso su questi temi perché ritiene strategico il ruolo di Augusta per tutto il territorio provinciale”.

A Floridia invece la candidata a Sindaco l’avete ma l’area Cutrufo sembrerebbe appoggiare Gallitto.

“A Floridia il circolo ha da tempo individuato all’unanimità la sua candidata a Sindaco nella figura dell’Ing, Claudia Faraci. Claudia assomma esperienza amministrativa, competenza sul territorio, limpido profilo etico, capacità di dialogo con la società locale delle professioni e del lavoro, ma soprattutto coi giovani. E’ una donna che interpreta al meglio la capacità di protagonismo amministrativo di cui la città ha bisogno dopo l’esperienza fallimentare dell’amministrazione precedente. Se Cutrufo che è esponente della direzione regionale del Pd, dovesse fare una scelta diversa, commetterebbe un grave errore perché indebolirebbe il suo partito e violerebbe di conseguenza le regole statutarie”.

Il Pd governa con i Cinque stelle a Roma, questa alleanza è percorribile anche a Siracusa?

“Il tema delle alleanze politiche locali è anche il riflesso di quelle regionali e nazionali. Io durante l’estate ho aperto il dialogo informale con tutte le forze del centro sinistra, compresi i movimenti civici e compresi i Cinque stelle. Ci aspetta il difficile percorso di costruzione dell’unità interna e di dialogo con le forze alleate che vedo non meno frastagliate del Pd. L’estate è già finita”.

Lino Di Tommaso